La lettera rossa, di Nathaniel Hawthorne; traduzione di Gino Cornali (Milano, Bietti, 1923).
L’importanza del libro
La prima edizione americana de “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne fu pubblicata il 16 marzo del 1850. Questo romanzo rappresentò un grande successo editoriale dell’epoca, vendendo rapidamente le prime 2 500 copie, e successivamente altre 2 500 copie per una seconda edizione.
La ragione di questo successo è da ricercare anche nel contesto culturale dell’epoca. Gli Stati Uniti erano ancora giovani e risentivano di un’evidente egemonia culturale inglese. Tuttavia, La Lettera Scarlatta era diversa. Non solo l’ambientazione era americana, ma anche il linguaggio, lo stile utilizzato, i temi ricorrenti e i personaggi erano genuinamente americani. Questo aspetto rende difficile una trasposizione della storia e dei personaggi a Londra, dato che lo scenario puritano sarebbe stato facilmente snaturato.
Inoltre, poco dopo la pubblicazione della Lettera Scarlatta, l’opera divenne il centro di infinite discussioni e dibattiti. Molti lettori, infatti, fraintesero il significato del libro, credendo che fosse solo un libro “scabroso” su un adulterio. Tuttavia, moltissimi altri lettori si innamorarono della storia e dell’approccio di Hawthorne ai temi dell’epoca come la colpa, l’espiazione e la riscatto.
Infine, l’autore godette dell’appoggio costante della famiglia, degli amici, tra cui anche Herman Melville, e del suo editore, che contribuì al successo del romanzo. Proprio grazie al successo ottenuto con La Lettera Scarlatta, Hawthorne riuscì a vivere di scrittura, una possibilità incredibile all’epoca, considerando che gli unici che potevano fare lo stesso erano i preti e gli insegnanti.
Ancora oggi, La Lettera Scarlatta è considerato uno dei libri più importanti e rappresentativi della letteratura americana del XIX secolo, dimostrando ancora una volta l’abilità di Hawthorne di descrivere la realtà del suo paese in modo genuino e autentico.
La prima edizione italiana
La prima edizione italiana de La lettera scarlatta (“rossa” nel titolo) è stata tradotta da Gino Cornali e pubblicata nel marzo 1923 dalla casa editrice Bietti di Milano. La scelta di tradurre il romanzo di Nathanial Hawthorne è stata particolarmente significativa per il clima culturale dell’epoca in quanto la traduzione è stata realizzata durante il periodo fascista, in cui il governo promuoveva la letteratura come strumento di propaganda. Infatti, la figura del peccato e della redenzione, al centro del romanzo, si adattava perfettamente alla morale cattolica e fascista e quindi la pubblicazione di questo romanzo poteva essere vista come un mezzo per educare moralmente il popolo italiano.
Ultim’ora
Aprile 2023. L. C. di Mestre mi informa di essere in possesso di un’edizione (sempre della Bietti di Milano) apparentemente coeva alla prima (entrambe risultano stampate il 3 marzo 1923) che però presenta una copertina variante e una tavola a colori in apertura non presente nell’edizione precedentemente segnalata. Ciò potrebbe significare la redazione di una edizione Deluxe e di una Standard da parte dell’editore. Di seguito la galleria fotografica:
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)
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