I libri più cercati e richiesti dai lettori sul blog & su eBay nel mese di giugno 2020 – libri rari, rarissimi, particolari, di interesse.
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L’ Église, di L. F. Céline (Roma, Trevi, 1968); traduzione, riduzione, adattamento [di] Rino Di Silvestro, Giovanni Maria Russo. Libro cult dello scrittore di Courbevoie. Prima edizione italiana.Verrà poi ristampata solo nel 1993 da Soleil. Rara sotto i 100 euro.
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Virus della mente, di Richard Brodie (Ecomind, 2000). Libro molto ricercato. Difficile da trovare sottoprezzo. I Virus della mente sono tra noi! Chi è interessato a comprendere il mondo della comunicazione e dei media, o a lavorarci, nei prossimi dieci anni, deve conoscere la memetica e leggere “Virus della Mente” per acquisire quei vantaggi competitivi che saranno cruciali nei nuovi scenari globali. Questo libro è dedicato alla nuova scienza del meme, un concetto coniato da Richard Dawkins nel 1976 nel suo best seller “Il gene egoista”. La scienza del meme si chiama memetica. Il meme è l’unità basica dell’evoluzione culturale. La memetica è la scienza che studia i modi in cui le idee si trasmettono da mente a mente attraverso il passaparola e i mezzi tecnologici (radio, televisione, internet, cellulari), proprio come i virus biologici e i virus dei computer. – Come funzionano gli spot televisivi e i messaggi pubblicitari? – Quali sono i virus della politica più contagiosi? – Come si stanno trasformando i nostri desideri sessuali? – Perché abbiamo paure ingiustificate?
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Dissoluzione, di Morgan (Milano, Bompiani, 1999). Così come il personaggio, anche i suoi libri hanno fatto e fanno molto discutere. Il cacciatore di libri dovrebbe concentrare le sue ricerche soprattutto sul suo primo parto letterario, ossia Dissoluzione (Bompiani, 1999): Il libro uscì sotto Natale di quell’anno e fu fortemente voluto dall’editor della Bompiani di allora, Elisabetta Sgarbi. Morgan, alias Marco Castoldi (nato a Milano nel 1972) è un cantante, musicista e produttore molto noto in Italia nel campo dello spettacolo e della critica musicale. Il suo nome rimbalza continuamente tra la carta stampata, i social e le tv, spesso per polemiche di varia natura, per una burrascosa vita privata e per una imminente e già da tempo annunciata clamorosa sentenza di sfratto dalla sua abitazione di famiglia. Questo libro è il più raro e ricercato. Con valutazioni anche sostenute. Esiste una seconda edizione del 2009 con diversa copertina ma sempre con l’insolito formato “quadrato”, quasi come fosse un CD.
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V., di Thomas Pynchon (Milano, Bompiani, 1965). Thomas Pynchon (nato nel 1937), è considerato uno dei massimo scrittori americani viventi – Pynchon alla data di pubblicazione del romanzo (1963 in America) ha già sviluppato quella allergia alle apparizioni pubbliche che ancora oggi lo contraddistingue dall’immensa maggioranza degli altri scrittori, e che con gli anni ha assunto riflessi paranoici, paragonabili a quelli di Salinger. Senza considerare il criptico riserbo nei confronti della propria immagine (non esistono in circolazione foto di Pynchon più recenti dei tardi anni Cinquanta), anche i dettagli della sua biografia sono di difficile reperimento. V. è uno straordinario romanzo d’esordio che certifica quanto Thomas Pynchon sia già diventato Thomas Pynchon a soli 26 anni di età: un libro culto del postmoderno, che irrompe come un uragano in quel particolare genere letterario che è il ‘picaresco americano’.
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Minas Gerais, di Heloisa Starling, Gringo Cardia, Sandra Almedia, Bruno Martins (Belo Horizonte, Editora UFMG, 2011). “Uno dei più bei libri degli ultimi dieci anni”. Stupendo, meraviglioso, variopinto, eclettico, entusiasmante. Edizione brasiliana (lingua: portoghese) di un libro che tratta la storia, la cultura e il domani di uno Stato dentro uno Stato, ossia il Minas Gerais (Miniere Generali) in una delle economie emergenti dello zoccolo meridionale del cosiddetto “Nuovo Mondo”: il Brasile. Il libro è ricercato e apprezzato in tutto il mondo, per la sua capacità di “fare vetrina”, di attirare gli sguardi e perché sarà avidamente rincorso nel prossimo futuro, con le valutazioni che si impenneranno. Libro di grande formato, dotato di una custodia rigida che è un “pezzo d’arte” a sua volta.
Una copia del libro in vendita su eBay USA
Le macchine celibi / the bachelor machines, con testi di Marc Le Bot … [et al.] (Venezia, Alfieri, 1975). Il libro contiene interventi di vari specialisti e studiosi sul campo cosiddetto delle “macchine celibi” (the bachelor machines), che sono sculture dinamiche animate da movimenti illogici, non prevedibili e asequenziali, peculiare espressione delle avanguardie artistiche del Novecento a cominciare dal “Grand Verre” di Marcel Duchamp (ma con numerose esperienze analoghe nei secoli precedenti). Il volume è di fatto il catalogo ragionato della mostra tenutasi a Venezia presso i Magazzini del sale (settembre – ottobre 1975) per la Biennale e in altri musei europei. Le macchine celibi, che non producono niente di utile sprecando energia, si configurano come critica irridente e giocosa dei meccanismi produttivi industriali e della fiducia cieca nella tecnologia.
Il vento delle stelle: storie in versi e no di H. P. Lovecraft; cura e traduzione di Sebastiano Fusco (Roma, Agpha press, 1998). Un libro mai più ristampato, originale, insolito. Difficile vederlo in vendita. Molto raro e assiduamente ricercato dai collezionisti che si dedicano a Lovecraft.
1° ed. (2011)
2° ed. (2013)
Il disertore, di Daniel Silva (Milano, Giano, 2011 e 2013). Romanzo scomparso sia in prima che in seconda edizione. Attivamente ricercato sui vari canali. Trama: Siamo aLondra, dove Grigorij Bulganov, ex agente segreto russo, scompare nel tragitto tra la sua nuova elegante casa di Maida Vale e il club dove è atteso per la finale di un torneo di scacchi. Solo pochi mesi prima Bulganov aveva disertato dalla sua madre patria e inferto un duro colpo ai loschi affari di Ivan Charkov, un tempo membro del KGB e ora speculatore e trafficante d’armi in ottimi rapporti con il Cremlino. La scomparsa di Bulganov viene liquidata dai servizi dell’intelligence britannica come una nuova diserzione, o addirittura un doppio gioco. Ma, indifferente alle risposte ufficiali, c’è qualcuno che è pronto a giurare che Bulganov non se ne sarebbe mai andato di sua spontanea volontà, qualcuno a cui il disertore in passato ha salvato la vita e che in cambio gli ha solennemente promesso di proteggerlo con ogni mezzo.
La Dea delle Streghe, di Janet Farrar; Stewart Farrar (Carini, Brigantia, 2014). Questo lavoro fornisce un riferimento a più di mille dee di tutto il mondo e di tutte le tradizioni. Il libro è anche di enorme valore pratico per scoprire e celebrare il multiforme aspetto della Dea. “La Dea delle Streghe” si articola in tre sezioni principali: La parte I rivela i tanti volti della Dea, la sua presenza nel corso della storia, il suo simbolismo tra Terra e Luna, la sua trasformazione nelle figure della Madonna e della Maddalena, la sua rivelazione nella donna e la sua influenza oggi. Nella Parte II, i Farrar, illustrano in modo dettagliato i rituali per evocare la Dea in tredici dei suoi molti aspetti: da Ishtar a Iside, dall’oscura Ecate ad Afrodite. La Parte III è un elenco alfabetico di più di mille dee di tutto il mondo, arricchito da una breve storia e dalle principali corrispondenze per ciascuna. Tutte e tre le sezioni hanno utili linee guida, diagrammi e illustrazioni fotografiche che accompagnano il testo. Libro assai ricercato, esaurito da tempo.
Elogio del culo (Napoli, Tullio Pironti, 2006) è forse il libro più ricercato. Dice lo stesso editore napoletano: “Chiedo a Tinto Brass di scrivermi un elogio del fondoschiena e lui accetta entusiasta. Mi impone, però, di inserire all’interno del libretto un fascicolo contenente una decina di immagini. «Pironti, ho dei culi stupendi! Non possiamo non metterli!». Come potevo dirgli di no?”. Su Tinto (Giovanni) Brass (nato a Milano nel 1933), regista cinematografico e sceneggiatore, il cosiddetto “Re dell’erotismo italiano”, ci sono alcuni libri e alcune edizioni che non dovrebbero mancare nella collezione del cacciatore di libri del XXI secolo. Elogio del culo è il primo che viene in mente.
Menu e dossier, di Federico Umberto D’Amato (Milano, Rizzoli, 1984). Credo che Menu e dossier faccia parte di quei libri che sono facili da sottovalutare all’inizio, anche per l’apparente basso profilo che nulla di clamoroso lascerebbe presagire. Un libro di ricette, di divagazioni gastronomiche, che interesse può rivestire per chi ama le cospirazioni e i libri proibiti? Però è quel “Dossier” nel titolo che deve un attimo far riflettere. Se si comincia ad approfondire la questione, ci si accorge che Federico Umberto D’Amato era stato per molti anni il direttore dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno. Quindi, già si può cominciare a supporre che magari Menu e dossier potrebbe essere anche qualcosa di diverso da un semplice libro di ricette, no? E infatti è proprio così. Il libro, in effetti, con la scusa della gastronomia parla di tutto, di politica, di costume, di fatti e circostanze di cui sicuramente l’autore possedeva un punto di osservazione privilegiato. Qualcosa deve essere successo di grave dopo il 1984, anno del suo pensionamento e dell’uscita del volume per Rizzoli. Da vari quotidiani si ricavano articoli che parlano di una perquisizione alla sua abitazione con la confisca di una serie di documenti che erano in suo possesso.
Una copia della prima (ed unica) edizione 1984 su eBay.
L’hai avuto il tuo fucile Joe, di Dalton Trumbo (Milano, Bompiani, 1949). Prima edizione. Opera cult del romanziere americano Dalton Trumbo (1905-1976), basato su un fatto di cronaca autentico. Il libro prende infatti spunto da quanto accaduto al soldato americano Joe Bonham il quale, proprio nell’ultimo fatidico giorno della guerra del 1914-18, perse le due gambe, le due braccia e parte del viso, diventando praticamente un tronco umano pensante per il resto della sua vita. Da quel momento non ebbe più i normali sensi umani, la vista, l’udito, l’olfatto, né tanto meno la parola. Eppure, dopo un certo tempo, cominciò a sperimentare nuove sensazioni extracorporee. Sentiva la vicinanza delle persone, avvertiva persino il tepore della primavera, e i primi raggi di sole al mattino. In questo quadro di desolazione, miseria, disperazione, ma anche di poesia e di una ritrovata forma di vita e di sensibilità si snoda una storia meravigliosa, sottovalutata e forse un po’ dimenticata. Il titolo è un gioco di parole con la frase “Johnny prendi il fucile” (in inglese: “Johnny get your gun“), che era lo slogan per reclutare le nuove leve per l’esercito negli Stati Uniti tra fine ‘800 e inizio ‘900 (poi – nel corso del XX secolo – diventato “I want you for U.S. Army!“). Il significato quindi è in senso ironico, e va inteso come: “Johnny lo ha proprio preso il suo fucile“.
Una copia della prima edizione del 1949 su eBay.
Nova Express, di William S. Burroughs (Milano, Sugar, 1967). Libro cult & libro scandalo del celebre romanziere americano. Libro totalmente pazzo, ossessivo e allucinato. Giuliano Gramigna lo ha definito “la fantascienza della droga”. L’autore, invece, anni dopo la pubblicazione, lo ha definito “fantascienza non riuscita”. Un capolavoro nella sua inclassificabilità.
Una copia della prima edizione del 1967 su eBay.
