Come incrementare la nostra libreria bibliofila a costi contenuti
Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros, di Federico García Lorca; a cura di L. Santoni (Roma, Edizioni Estemporanee, 2014).
Un appassionato inno d’amore per i libri che Federico García Lorca pronunciò in occasione dell’inaugurazione di una biblioteca nel suo paese natio. Il volume è arricchito da alcune illustrazioni. Il libro su Libraccio
Libri, autori e cappelli. Una selezione di discorsi, di Mark Twain; traduzione di Claudio Mapelli (Roma, Elliot, 2016).
Sono qui raccolti alcuni tra i memorabili discorsi pubblici – su libri e letteratura – tenuti da Mark Twain in diverse occasioni: la commemorazione della nascita di Benjamin Franklin, gli onori dell’Associazione degli autori americani, le cene nei club più elitari, il banchetto all’Associazione dei librai americani. Vi si parla di libri imperdibili, letteratura scomparsa, insopportabili cappelli a cilindro, stampatori alla vecchia maniera, suicidi, verità e poesie, ecc. Il libro su Libraccio
I libri hanno bisogno di noi, di George Steiner; traduzione di Emanuele Lana (Milano, Garzanti, 2020).
In un periodo di profonda trasformazione del libro e dell’editoria, una delle voci più autorevoli del pensiero occidentale contemporaneo riflette con intelligenza sull’importanza della lettura e della scrittura. Passando da Dante a Tolstoj, da Socrate a Shakespeare, George Steiner ci racconta lo straordinario potere della letteratura sulle nostre vite e la sua capacità di suscitare in ciascuno reazioni diverse e vitali. Il libro su Libraccio
Mendel dei libri, di Stefan Zweig; traduzione di Nicoletta Giacon (Milano, Garzanti, 2020).
Nella Vienna di inizio Novecento non c’è appassionato lettore, studioso, esperto bibliofilo che non sappia chi è Jakob Mendel, vero catalogo vivente di tutto ciò che su di un libro sia mai stato stampato. Il libro su Libraccio
Elogio del libro, di Romano Guardini; traduzione di G. Scandiani (Brescia, Morcelliana, 1993).
Che cos’è un libro? Come oggetto e come possibile chiamata dell’uomo? Partendo da questi interrogativi Guardini traccia una vera e propria esperienza del libro: da come esso è nella sua esteriorità – la grafica, la rilegatura, la copertina – a come è in sé: ciò che in esso ci interpella.
Il libro su Libraccio
Note ai miei libri, di Joseph Conrad; traduzione di Serena Vischi (Roma, Elliot, 2015).
Una selezione delle più celebri note d’autore e prefazioni che Conrad inserì a corollario dei propri romanzi e racconti scritti tra il 1897 e i1 1920. Da “Il negro del Narciso” ad “Appunti di vita e di letteratura“, si avvicendano le stesure di “Cuore di tenebra“, “L’agente segreto” e “La linea d’ombra“. I suoi rapporti con la critica, le scelte tematiche, gli aneddoti, gli incontri e le esperienze che hanno formato il suo tessuto narrativo
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I lettori di manoscritti, di Edmondo De Amicis (Roma, Robin, 2014).
“I Lettori di manoscritti” esce come articolo il 26 agosto del 1906 su “L’illustrazione italiana“, periodico di cronaca e divulgazione fondato a Milano dalla casa editrice Treves. Scritto con il piglio e l’acume del giornalista, è una spassosa satira sull’usanza dell’epoca degli aspiranti autori di interpellare scrittori famosi per avere un giudizio sui propri scritti, mancando del supporto delle odierne agenzie letterarie. Lo stile, ben lontano dal sentimentalismo romantico tipico di De Amicis, rientra nell’altra sua tendenza al realismo e al bozzetto, che pure traspare nella sua produzione più squisitamente letteraria.
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