"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

ROMA PORTA PORTESE  Domenica 20 Giugno 2021 Cosa nota è che Donatien-Alphonse-Francois, marchese de Sade, conosciuto anche come D. A.F. de Sade e soprannominato il Divin Marchese (1740- 1814), sia stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, saggista famoso per le numerose opere letterarie a tema libertino e scandalistico.

Altrettanto noto è che una delle sue opere più famose per una esasperata commistione di violenza e sessualità sia il romanzo (rimasto incompiuto): Le centoventi giornate di Sodoma, scritto in carcere nel 1785 e in cui l’autore non si fa alcuno scrupolo di rappresentarci una vita di personaggi scellerati, esclusivamente dediti a passatempi voluttuosi e a stravizi.

Si sa che il manoscritto scomparve e andò disperso durante la sommossa conseguente ai noti eventi relativi alla presa della Bastiglia e che pertanto venne creduto definitivamente perduto. Fatto questo che prostrò oltre misura il Marchese, come “la più grande disgrazia che il cielo avrebbe potuto riservagli”.

Sade morì infatti senza poter sapere che in realtà quel libro, che egli immaginava perduto per sempre, doveva invece più tardi collocarsi tra “i monumenti imperituri del passato” (G. Bataille).

Infatti il manoscritto venne poi, più o meno fortuitamente, ritrovato attorno al 1900 presso un libraio tedesco e pubblicato in tempi successivi.

Ebbene, proprio questa mattina, al mercato di Porta Portese, su una bancarella di Via Parboni, è stata avvistata un’edizione particolarmente pregevole di questo famoso libro. Ecco i suoi dati editoriali: D. A. F. de Sade: Le centoventi giornate di Sodoma, pubblicato dalla casa editrice di Milano ES nel mese di ottobre 1991, quale numero 15 della collana: “Biblioteca dell’Eros“, nella traduzione di Giuseppe De Col.

L’edizione in oggetto si avvale di un notevole saggio scritto da Georges Bataille nonché di una ricca nota biografica e bibliografica al testo, a firma di Martino Conserva. Il libro, un brossurato in formato 8°grande in un inconsueto colore bianco, consta di 407 pagine su carta pesante e presenta in copertina la riproduzione di un particolare della “Morte di Lucrezia” di Guido Cagnacci e nel retro di copertina un “Ritratto immaginario di D. A. F. de Sade“, opera di Man Ray. L’esemplare avvistato si presentava allo stato di nuovo e veniva offerto a 12 euro. (E. P.)

 

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Sade LE CENTOVENTI GIORNATE DI SODOMA ed. ES 1991

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