"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

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Un Cagliostro sconosciuto!

Molto interessante l’opera I misteri del destino: la chiromanzia o la scienza della mano, la fisionomia o la scienza del corpo umano, l’astrologia o cognizione dell’influenza dei corpi celesti sul naturale degli uomini, ecc, di Giuseppe Balsamo [Alessandro conte di Cagliostro] (Trieste, C. Coen, 1866).

Il libro è posseduto solamente da tre biblioteche pubbliche, la Biblioteca parrocchiale di Romano di Lombardia (Bergamo), la Biblioteca Regionale Universitaria di Catania e (in via dubitativa) dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Per il resto può definirsi un autentico mistero perché non se ne trova traccia da nessuna parte. Il titolo sembra sconosciuto agli stessi repertori bibliografici specializzati e non risulterebbe mai citato in bibliografie e cataloghi.

Nella galleria fotografica che segue, si può vedere la copertina e una tavola dell’interno:

 

Qualcosa sull’autore

Giuseppe Balsamo (1743-1795), meglio conosciuto come il conte di Cagliostro, è stato un personaggio straordinario della storia moderna, protagonista di molte vicende misteriose e intriganti. La sua figura è stata al centro di molte leggende, ma il suo contributo più importante è stato quello di aver diffuso l’illuminismo e la cultura massonica in Europa.

Cagliostro è stato un avventuriero e un mistico che ha attraversato l’Europa durante il XVIII secolo. Ha viaggiato in alcune delle più importanti città del continente, come Parigi, Londra, Vienna e San Pietroburgo, dove ha cercato di diffondere le sue idee mistiche e politiche.

Tra le opere più importanti associate a Cagliostro vi sono i suoi scritti, come il “Trattato della vera filosofia”, che ha sostenuto l’importanza della conoscenza scientifica e la capacità dell’uomo di migliorare la propria vita attraverso lo studio.

Inoltre, Cagliostro ha pubblicato una serie di documenti importanti sulla massoneria, di cui lui stesso era un membro attivo. È stato uno dei massoni più conosciuti e influenti della sua epoca, esercitando un grande influsso sulla comunità massonica europea.

In sintesi, il conte di Cagliostro è stato una figura eclettica e carismatica, che ha influenzato importanti movimenti culturali e sociali del suo tempo. La sua figura continua a essere oggetto di interesse e di studio da parte di molti storici e appassionati di occultismo e filosofia.

 

Un secondo libro sconosciuto

Dello stesso autore si segnala inoltre Il destino svelato e i suoi misteri (Napoli, Anacreonte Chiurazzi Editore, 1903), Sottotitolo esplicativo: Cenno della Chiromanzia o la scienza della mano, Frenologia o la scienza delle tendenze e delle passioni umane giudicate dalle pretuberanze del cranio. Astrologia o cognizione dell’influenza dei corpi celesti sul carattere e il temperamento dell’uomo, fisiognomanzia o la scienza del corpo umano. Libro rarissimo, che alla data odierna non risultererebbe presente nel Sistema Bibliotecario Nazionale.

 

 

Il commento di Domenico Cammarota

Davvero due curiosissimi libretti, certamente apocrifi. Quello del 1866 probabilmente non fu un gran successo editoriale, dato che già nel 1870 alcune librerie lo svendevano a catalogo con uno sconto del 60%, da una lira ribassato a 40 centesimi. Il libretto fu comunque tradotto anche in francese, a Parigi dal Garnier nel 1883, e ristampato una seconda volta sempre dallo stesso editore nel 1916.
Il secondo libretto è ancora più raro, edito dalla vecchia e scomparsa Libreria Anacreonte Chiurazzi che stava in piazza Cavour a Napoli, e sfornava libretti molto popolari: farse di Pulcinella, Bignami per la scuola media, astrologia e letture della mano, ecc. Una copia di questo libretto mi fu fatta vedere molti anni fa dal vecchio libraio Pasquale Pironti di piazza Cavour, che collezionava le edizioni Chiurazzi; e mi disse che quel “Gipi” vero e proprio co-autore del libretto “annotato, aumentato e illustrato”, era lo pseudonimo di Guido Polisiero (Napoli, 1879), giornalista, bibliotecario e critico d’arte, che abitava in zona, al vico 2° Gagliardi al Museo n. 2.

 

 

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