"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"
Les Sept Têtes du Dragon Vert, di Teddy Legrand (Paris, Éditions Berger-Levrault, 1933) [in Francese]

Brossura editoriale originale; formato di 11,9 x 18,3 cm circa; 249 pagine; prima edizione.

Chi è l’autore?

Teddy Legrand è uno pseudonimo, che potrebbe anche essere collettivo e quindi comprendere più autori. Supposizioni ne sono state fatte. Si va dalla spia francese Charles Lucieto allo scrittore Xavier (Marie, Alphonse) de Hauteclocque (1897-1935). Poi c’è chi vi vede la mano di Jean d’Agraives , pseud. di Frédéric Causse (1892-1951) o anche quella di Pierre Mariel, all’anagrafe Pierre-Maurice Marie (1900-1980), giornalista, romanziere ed occultista dell’estrema destra francese.

Di cosa parla il libro?

Les Sept Têtes du Dragon Vert è un romanzo esoterico-iniziatico, infarcito di citazioni e di rimandi ad altre opere. L’opera è paradossalmente poco conosciuta anche in Francia, almeno dalla maggior parte dei lettori. Però è indiscutibilmente nel mito. Un volume, questo, che è il primo (o tra i primi) a fare un preciso collegamento tra le meditazioni dei monaci tibetani e il Nazismo. Alcuni studiosi d’oltraple ritengono che alcuni brani del libro siano stati ripresi, sviluppati e magistralmente rielaborati da Louis Pauwels e Jacques Bergier nel loro Le matin des magiciens.

Come un elaborato mix di spionaggio, politica ed esoterismo con una trama di fondo che gira attorno a un complotto criminale della politica internazionale, mettendo poi sul piatto ogni aspetto dei romanzi e della narrativa del tempo. Dalla rivoluzione russa, all’ascesa del nazismo, ai servizi di intelligence, fino a includere i segreti dell’alta finanza e le società segrete (ma leggi massoneria).

Come dice l’editore francese Jean-Marie Fraisse (che nel 2012 ne ha diffuso una ristampa, di certo non la prima e neppure l’ultima), non è neppure da escludere che Ian Fleming abbia tratto ispirazione dalla trama del romanzo o dall’atmosfere e dalle connessioni che il libro fa, per costruire il suo mirabile agente segreto 007 di Sua Maestà britannica. Dice sempre Fraisse:

“(…)Questo libro è allo stesso tempo un romanzo poliziesco, un romanzo di spionaggio, un “thriller” come diciamo ora – un libro di suspense, dove è perfino presente un certo grado di umorismo, a volte, portando aria fresca nel clima di mistero e minaccia, tipico delle prospettive asfittiche della politica e del dietro le quinte della Storia.”

Teorie molto accattivanti sono quelle che vogliono che il romanzo sia stato facilitato dai servizi segreti francesi, in un momento della politica internazionale dove anche l’esoterismo e lo spionaggio erano veicoli importanti di contatti e relazioni.

Conclude l’editore francese:

“Dietro Les Sept Têtes du Dragon Vert, e lo pseudonimo dell’autore, Teddy Legrand – lo riveliamo oggi – si nascondeva qui un giornalista, scrittore e ufficiale, che due anni dopo l’uscita del libro avrebbe dato la sua vita per la Francia, nei servizi segreti, avendo accettato, nonostante la minaccia che gravava su di lui, di continuare una missione che considerava un dovere: indagare, allertare la Francia e il mondo dei pericoli che correvano, cercare di difendere loro da tali pericoli e, come agente, combatterli. Il suo nome? Xavier de Hautecloque.”

Secondo una nota di Serge Caillet:

Jean Mariel, figlio di Pierre Mariel, mi conferma formalmente che Teddy Legrand era lo pseudonimo di suo padre, assicurando: “Teddy Legrand, Werner Gerson, Pierre Montloin sono solo “la stessa penna di mio padre: Pierre Mariel! Resta inteso che questo romanzo è stato certamente il culmine di una collaborazione, di un pool di informazioni incaricate di far passare forse uno o più messaggi”. Jean Mariel mi dice anche: “Ho conosciuto Jean d’Agraive, ero giovane, giocavo con i suoi due figli”. Che l’opera sia frutto del solo Pierre Mariel, o che derivi da una collaborazione con Jean d’Agraive, questo è quindi un mistero in gran parte risolto.

Chiedi il libro

Richiesta: 150 €

Se il link non dovesse funzionare puoi procedere qui

Questo sito web partecipa al Programma di affiliazione eBay e potrebbe percepire benefit fornendo collegamenti ai prodotti sui siti regionali di eBay.

Tag

Aste

sempre aggiornate

Tolkien

Harry Potter

stephen king

Dracula

R. R. Martin

Futurismo

BIBLIOFILIA

Occasioni

In Scadenza

Altri articoli sul Blog

A 7 euro in asta “Gerundio” di Dino Buzzati (Milano, Officina d’Arte Grafica A. Lucini e C., 1959) con serigrafie di Salvatore Fiume

Stupisce la presenza in asta di “Gerundio” di Dino Buzzati, con serigrafie di Salvatore Fiume a pochi euro – ma l’asta può impennarsi da un momento all’altro – il volume è stampato in soli 200 esemplari dall’Officina d’Arte Grafica A. Lucini e C. nel 1959.

Qualunque cosa stiate facendo in questo momento, mollate tutto e sentite questa!

Maurizio Sbordoni è un autore di grande talento. Parla pochissimo, scrive ancora meno, e soffre abbastanza. Insomma, sembrano esserci tutti gli ingredienti per un successo assicurato, tanto più che chi lo intervista confessa di non aver mai letto un suo libro (e di voler continuare a starne all’oscuro…)

Una clamorosa dedica in copertina di “Amanti e Poeti” (1925) dell’antifascista in esilio Roberto Marvasi

Amanti e poeti, di Roberto Marvasi (Roma, Libreria politica Moderna, circa 1925). In copertina un bellissimo disegno art déco di un giovane Domenico Devanna (1896-1980). L'esemplare in vendita su eBay Roberto Marvasi (1863-1955), avvocato, giornalista, scrittore, di...

Volete conoscere bene Giampiero Mughini? Allora dovete essere amici di Biblohaus…

Stampate solo 20 copie della plaquette “Giampiero Mughini: l’homme à papier”, di Massimo Gatta (Biblohaus, 2020), ritratto di un bibliofilo scritto da chi lo conosce bene – ma non sarà facile averne una copia!

Sotto un cielo azzurro, “Il cielo cremisi” di Joe Lansdale (2009) autografato

MONTAGNOLA (ROMA) MERCATINO Giovedì 28 Settembre 2023 Scovata in un mercatino zona Montagnola a Roma la prima edizione di “Sotto un cielo cremisi” di Joe R. Lansdale, uscito per Fanucci nel 2009.