"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Eumeswil, di Ernst Jünger (Milano, Rusconi, 1981).

 

Rarissima prima edizione italiana del romanzo principale del filosofo e scrittore tedesco (1895-1998). La narrazione è ambientata in un mondo post-apocalittico, in una zona identificabile, grossomodo, con l’attuale Marocco.

 

 

 

 

Trama del romanzo:

Sopravvissuta al crollo delle Grandi Potenze Mondiali e alla devastazione dei Grandi Incendi, Eumeswil è una città con il deserto alle spalle e il mare davanti a sé: la domina il Condor, tiranno assoluto che si circonda di una corte raffinata e si appoggia ai consigli del fidato medico Attila, esperto di genetica. A raccontare le vicende della città utopica è Martin Venator, storico di giorno e barista notturno nella casbah di Eumeswil: spirito profondamente libero, osserva come un entomologo e giudica i personaggi di un mondo alla fine del mondo, mentre aleggia su tutto il pericolo di un rivolgimento politico e risuona l’annuncio di una grande mutazione biogenetica. [fonte: Wikipedia]

 

 

Qualcosa sull’autore

Ernst Jünger (Heidelberg, 29 marzo 1895 – Riedlingen, 17 febbraio 1998) è stato uno scrittore tedesco la cui vita e opere sono state influenzate dalla sua esperienza nella prima guerra mondiale È principalmente conosciuto per i suoi libri di esperienze di guerra, come “Nelle tempeste d’acciaio“, ma per i suoi romanzi fantastici, racconti bre e saggi.

Jünger scrisse dettagliati diari sia durante la prima guerra mondiale che durante la seconda, come durante la successiva Repubblica Federale Tedesca. Questi costituiscono una parte essenziale della sua opera e offrono uno sguardo approfondito sulla vita durante i conflitti e sulla società tedesca dell’epoca.

Nei suoi primi lavori, Jünger abbracciò posizioni elitiste, antiborghesi e nazionaliste, spesso associati alla cosiddetta “rivoluzione conservatrice”. Si oppose fermamente alla repubblica di Weimar. Nonostante non si sia mai unito al partito nazionalsocialista e abbia respinto l’ideologia razzista e antisemita, dopo il 1945 venne considerato un pioniere intellettuale del nazionalsocialismo ed è rimasto uno degli autori più controversi in Germania.

Una delle sue opere più famose è “Eumeswil“, pubblicato nel 1977, un romanzo distopico ambientato in una futura città-stato oppressa da un regime autoritario. Il romanzo esplora temi come la libertà individuale e la ricerca del sé. Inizialmente le sue opere furono pubblicate in Italia negli anni ’50 e ’60, ma la prima edizione italiana di “Eumeswil” è stata pubblicata nel 1981 dalla casa editrice Rusconi, con traduzione di Teresa Mandalari; è seguita poi l’edizione del 2001 di Guanda.

Ernst Jünger fu insignito del prestigioso Pour le Mérite nel 1918 e ricevette numerosi altri premi e riconoscimenti nel corso della sua vita, tra la Gran Croce al merito con stella nel 1977 e il Premio Goethe nel 1982, la cui assegnazione suscitò un grande scandalo politico.

 

 

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