Cappuccetto Rosso nell’Africa Orientale, di Armando Lodolini (Bologna- Rocca S. Casciano, Licinio Cappelli, 1936).
Cappuccetto Rosso nell’Africa Orientale è una fiaba riscritta e pubblicata nel 1936 a cura di Armando Lodolini (1888-1966) e fa parte della collana “Biblioteca dei piccoli“, edita dalla casa editrice Licinio Cappelli di Bologna.
Il libro di Lodolini racconta la storia di Cappuccetto Rosso ambientata in Africa Orientale, una rielaborazione delle fiabe tradizionali che ha lo scopo di trasmettere, in modo didattico, alcune teorie della propaganda fascista riguardo all’espansione coloniale dell’Italia e al rapporto con i popoli africani.
Nel periodo fascista, infatti, le fiabe venivano utilizzate come strumento pedagogico per impartire ai bambini i valori e gli ideali del regime.
Il libro Cappuccetto Rosso nell’Africa Orientale è dunque un esempio di come la propaganda fascista abbia utilizzato la cultura popolare per diffondere i propri messaggi ideologici. Il testo di Lodolini rimane tutt’oggi un’interessante testimonianza storica di un’epoca particolare della storia italiana.
Due sole copie conosciute, conservate presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze e la Biblioteca Carilibri della Fondazione Alberto Colonnetti di Torino.
La propaganda fascista nelle scuole
La propaganda fascista durante il governo di Benito Mussolini svolse un ruolo fondamentale per diffondere le politiche del movimento e mantenere il potere. Anche i ragazzi erano coinvolti attraverso testi scolastici e libri per l’infanzia che promuovevano il culto della personalità del Duce e l’esaltazione dei valori fascisti. Sebbene presentata in modo accattivante, questa propaganda fu usata per manipolare e controllare la gioventù italiana, che venne indottrinata a credere nel regime e ad adottare l’ideologia fascista.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)