Il libro che ogni naturalista vorrebbe
Nelle foreste di Borneo è un libro di Odoardo Beccari stampato in appena 250 copie dalla Tipografia di S. Landi nel 1902 a cura dell’autore e con la partecipazione della Società Geografica Italiana.
Odoardo Beccari fu un naturalista ed esploratore italiano del XIX secolo che si è dedicato allo studio della flora e della fauna dell’Indonesia e della Malesia. Il libro narra le sue esperienze (in parte con il compagno di viaggio, il marchese Giacomo Doria) durante le sue numerose spedizioni in Borneo, una delle isole più estese del mondo coperta per la maggior parte dalla foresta pluviale.
Attraverso questo libro, Beccari ci presenta la cultura, la geografia e la natura della regione del Borneo, scorci di vita quotidiana degli abitanti dell’isola, storia e particolari avventure. Grazie a questo libro, il lettore può vivere l’esperienza di un viaggio esplorativo in una terra sconosciuta, attraverso gli occhi e le parole di un grande naturalista.
Chi era Odoardo Beccari
Odoardo Beccari (1843-1920) è stato uno dei più grandi esploratori e botanici italiani del XIX secolo. Nato a Firenze nel 1843, si appassionò fin da giovane alla botanica e all’esplorazione delle terre sconosciute. La sua prima grande avventura fu nel 1865, quando partì per l’Indonesia a bordo della nave inglese Firefly per raccogliere campioni di piante tropicali.
Dopo diversi anni passati a viaggiare per le isole del Pacifico, Beccari decise di concentrarsi sulla regione del Borneo, una vasta isola divisa tra l’Indonesia, la Malesia e il Brunei. Qui, in un ambiente totalmente estraneo al suo, Beccari scopri una moltitudine di piante e specie animali mai viste prima.
L’edizione inglese del 1904
Il resoconto delle sue avventure e delle sue scoperte fu pubblicato nel 1902 sotto il titolo “Nelle foreste di Borneo“. Questo libro, scritto in modo molto chiaro e preciso, rappresenta uno dei lavori più importanti di Beccari e fu subito considerato un testo fondamentale per la botanica, la zoologia e l’etnografia. Ne seguì immediatamente (1904) una traduzione in inglese, pubblicata con il titolo di Wanderings in the Great Forests of Borneo. Travels and Researches of a Naturalist in Sarawak dall’editore londinese Archibald Constable & Co Ltd.
L’attività da naturalista in Borneo
In “Nelle foreste di Borneo“, Beccari descrive in modo dettagliato le numerose specie di piante e animali che incontrò durante le sue spedizioni. Ma non solo: il libro è anche una sorta di diario di viaggio in cui l’autore racconta le difficoltà e i pericoli che dovette affrontare per raggiungere le zone più remote dell’isola.
Odoardo Beccari trascorse del tempo a Kew Gardens, dove conobbe Charles Darwin, William Joseph Hooker e James Brooke, il Rajah del Sarawak. Quest’ultimo lo portò a trascorrere un periodo sull’isola svolgendo ricerche in Sarawak, Brunei e altre isole al largo dell’attuale Malesia e Papua Nuova Guinea, dove scoprì molte nuove specie di palme e molte altre piante come un fungo fosforescente che era abbastanza luminoso da permettere la lettura di un giornale posto accanto ad esso. Beccari fu così in Sarawak nel 1865-67 dove raccolse oltre 800 specie di uccelli di cui 40 nuove per la scienza. Descrive in dettaglio la natura, le persone, i Dyak e le loro usanze, prima dei maggiori impatti del ventesimo secolo, e descrive il suo ritorno in Sarawak circa venti anni dopo, dove ha messo in piedi un giardino botanico. Scoprì a Sumatra nel 1878 l’Aaro titano (Amorphophallus titanum), la pianta con la più grande infiorescenza non ramificata del mondo.
Altre edizioni
L’edizione del 1902 di “Nelle foreste di Borneo” è arricchita da numerose illustrazioni tratte dai disegni originali di Beccari. Tra queste, troviamo alcune rappresentazioni molto accurate di piante sconosciute e di luoghi esotici.
Notevole anche la seconda edizione italiana, stampata nel 1921 sempre a Firenze da Alinari in 500 copie.
In tempi moderni ci sono state le ristampe di Longanesi (1982) e da Clichy (2020). Quest’ultima fedele all’originale.
Odoardo Beccari morì nel 1920, ma il suo nome è rimasto legato per sempre alla botanica e all’esplorazione delle terre lontane. Il suo libro rappresenta ancora oggi una fonte di ispirazione per gli appassionati di natura e di avventura.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)