Finché morte non ci separi. Olindo Romano e Rosa Bazzi visti da vicino, di Cristiana Cimmino (Cagliari, La Riflessione – Davide Zedda Editore, 2010).
Libro inchiesta sulla vicenda di Olindo Romano e Rosa Bazzi e l’uccisione di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Libro uscito quattro anni dopo la strage e quindi molto prima delle richiesta di revisione del processo presentata nell’aprile del 2023, dopo due gradi di giudizio che hanno decretato pesanti condanne per gli imputati.
Di cosa parla il libro?
La strage di Erba è stato un evento tragico avvenuto il 11 dicembre 2006 a Erba, in provincia di Como. Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, la madre di quest’ultimo Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini sono stati uccisi dai coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, a colpi di coltello e spranga. L’appartamento dove è avvenuto il delitto, è stato dato alle fiamme subito dopo. Solo Mario Frigerio, marito di Valeria Cherubini, è riuscito a sopravvivere grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli ha salvato la vita. Dopo diverse fasi del processo, il 3 maggio 2011 la corte suprema di cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo dei coniugi Romano. La strage di Erba rimane uno dei delitti più tragici e sconvolgenti della storia italiana recente.
Nel 2013, la difesa dei coniugi Romano ha espresso la possibilità di richiedere la revisione del processo sulla base di dichiarazioni di Azouz Marzouk e di una nuova ipotesi che coinvolgerebbe personaggi appartenenti alla ‘Ndrangheta. Nel 2017, la Cassazione ammette il riesame di sette elementi di prova, ma i pubblici ministeri si dichiarano non competenti e chiedono la distruzione delle prove non esaminate. Tuttavia, la distruzione viene bloccata dall’avvocato dei Romano. Nel 2018, la richiesta di procedere all’esame dei reperti non analizzati viene respinta, e l’istanza di avvio del processo di revisione è dichiarata infondata. Nel 2023, viene presentata una nuova richiesta di revisione del processo dal sostituto procuratore generale di Milano, sostenendo la non attendibilità delle testimonianze e il rischio di contaminazione delle tracce di DNA.
[Si ringrazia R. G. di Milano per la segnalazione]
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)