W.C. di Georges Bataille (Senza luogo, Edizioni del sole nero, senza data). Prima edizione Italiana, ma in realtà è un falso editoriale.
Ci ricorda Carlo Ottone nel suo libro:
George Bataille, W. C. Prima edizione italiana: volume in-16, senza indicazione di data, pp. 32 n.n., brossura con punti metallici, Lire 2000. Nella prefazione, firmata “Il Sole Nero“, si legge: “Distrutto da Bataille (W. C., dal nome dei due personaggi: W la femmina e C il maschio), forse il suo racconto più maledetto, è stato scoperto, purtroppo in una versione ancora abbozzata, con fogli sparsi senza e per di più mutilata, tra le carte di un collezionista che ha voluto mantenere l’incognito. È noto che Bataille rielaborava più volte il testo dei suoi lavori su taccuini diversi: dobbiamo all’eccedenza della sua scrittura se oggi, dopo più di cinquant’anni, lo scacco di questa esperienza straordinaria torna a smentire la volontà del suo autore. W. C. precede la crisi da cui scaturì come un getto di sangue “l’Histoire de l’oeil“, e di quell’angoscia è lo specchio incrinato. Il nome di Angela da Foligno avrebbe strappato a Sade urla ancora più selvagge. Ci troviamo di fronte non a un’edizione clandestina, pirata, ma a un apocrifo creato e confezionato da P. M., socio della libreria Maldoror, che ha ripreso l’idea di Bataille che nella prefazione a “Storia dell’occhio” (1928) scriveva: “[…] avevo scritto un libro intitolato W. C., un libretto che faceva molto letteratura d’alienazione. W. C. era lugubre […]. Il manoscritto di W. C. è stato distrutto dal fuoco, non è una gran perdita data attuale tristezza: si trattava di un grido di orrore […]”. Nella prefazione scriveva anche che per W. C. erano pronte delle illustrazioni. Il fascino di questo lavoro “perduto” di Bataille si trascina sino al 2011 quando per le edizioni Transeuropa (Massa, 2011), a cura di Antonio Cornero, esce “Georges Bataille, W. C.“. Come scrive il curatore: “[…] mi ha indotto dopo lunghi anni a sospendere il silenzio caduto su quei frammenti pubblicati da un anonimo editore Sole Nero ormai trent’anni fa”.
Le Edizioni del sole nero
Negli anni ‘70 del secolo scorso sul panorama dell’editoria italiana, sorsero le Edizioni del sole nero, una casa editrice pirata che come scrivono Pasquale Alferj e Giacomo Mazzone in I fiori di Gutenberg (Roma, Arcana Editrice, 1979) fu dedita al “libro “corsaro” (ma qualcuno lo definisce anche “non autorizzato”), ossia un libro inedito pubblicato da qualcuno che non possiede il diritto d’autore. Sull’argomento c’è l’esaustivo libro di Carlo Ottone, dal titolo Edizioni del Sole Nero: editore in Amsterdam/Roma 1977-1982 (Edizioni SO, 2019), con un’introduzione di Massimo Gatta.
Su Bataille
Georges Albert Maurice Victor Bataille (1897-1962) è stato uno scrittore, antropologo e filosofo francese che si è distinto per la sua interdisciplinarità e per il suo interesse verso molteplici campi della conoscenza, come la letteratura, l’antropologia, la filosofia, l’economia, la sociologia e la storia dell’arte. Le sue opere sono state incentrate soprattutto su tematiche come l’erotismo e la trasgressione, che spesso hanno suscitato preoccupazioni e timori per le loro possibili conseguenze sulla sua persona. Per questo motivo, ha scelto di firmare con diversi pseudonimi, tra cui Pierre Angélique, Lord Auch e Louis Trent. Bataille ha collaborato con Pierre Klossowski e le sue idee sono state influenti non solo per il surrealismo e l’esistenzialismo, ma anche per il post-strutturalismo rappresentato da Gilles Deleuze e Michel Foucault.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)
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Georges Bataille, W.C., Edizioni del sole nero, s.d. (1973; Raro) [A1]
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