"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Racconti, di Zakariyyā Tāmer (Roma, Istituto per l’Oriente, 1979).

 

Una delle prime opere in ordine cronologico del grande narratore siriano, pressoché sconosciuto nel nostro paese, ad essere stampata in Italia; noto all’estero come il grande oppositore dei regimi totalitari.

 

 

 

Scheda bibliografica completa

– Titolo: Racconti
– Autore principale: Zakariyyā Tāmer
– Introduzione, traduzione e note di: Eros Baldissera
– Pubblicazione: Roma: Istituto per l’Oriente, 1979
– Descrizione fisica: XXXI, 114 p. ; 21 cm
– Collezione: Collana di letteratura araba contemporanea
– Lingua di pubblicazione: Italiano
– Paese di pubblicazione: Italia
– Codice identificativo: IT\ICCU\UBO\0090878

 

Zakaria Tamer: una vita di impegno letterario contro l’oppressione

 

Nato il 2 gennaio 1931 nel distretto di Al-Basha a Damasco, Zakaria Tamer è un giornalista e scrittore siriano rinomato per i suoi racconti in lingua araba. Conosciuto come uno dei più importanti autori di racconti nel mondo arabo, è anche celebre per le sue storie per bambini.

 

Le opere di Zakaria Tamer, tradotte in molte lingue, sono ampiamente lette e apprezzate per la loro capacità di richiamare le atmosfere dei racconti popolari. Le sue storie sono caratterizzate da un mix di relativa semplicità e complessità di potenziali riferimenti. Spesso taglienti e surreali, sono una protesta contro l’oppressione politica e sociale.

Le sue narrazioni affrontano principalmente i comportamenti disumani e l’oppressione dei ricchi sui poveri, dei forti sui deboli, riflettendo i problemi politici e sociali non solo della Siria, ma di tutto il mondo arabo. Le sue opere presentano uno stile satirico tipico che gli conferisce uno sguardo critico sulla realtà circostante.

La carriera letteraria di Zakaria Tamer ha inizio nel 1957, quando pubblica alcune storie su riviste siriane. È grazie a queste prime pubblicazioni che ottenne notevole attenzione e una buona reputazione tra lettori e critici. La sua prosa poetica è stata subito notata da Yusuf al-Khal, poeta, critico ed editore della rivista Shi’r, che decise di pubblicare queste storie come la prima collezione di racconti di Tamer.

Oltre alla sua carriera di scrittore, Zakaria Tamer ha lavorato come giornalista freelance, scrivendo colonne satiriche per diversi giornali. Ha inoltre ricoperto importanti incarichi pubblici, come quello di funzionario governativo e caporedattore di numerose riviste culturali e per bambini.

Nel corso degli anni, Tamer ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti per la sua straordinaria carriera. Nel 2009, ha vinto il Blue Metropolis Montreal International Literary Prize, confermando l’importanza delle sue opere nel panorama letterario contemporaneo.

La vita di Zakaria Tamer è stata caratterizzata anche da momenti di sfida e opposizione. Nel 1980, il suo lavoro di editore sulla rivista Al Marifah gli costò il congedo, poiché aveva pubblicato estratti di un libro che denunciava la tirannia e reclamava la libertà. Questo epilogo lo spinse a lasciare la Siria per trasferirsi a Londra dove scrisse per vari giornali e periodici come Al-Quds Al-Arabi.

Più recentemente, concentrandosi sulla guerra civile siriana, Tamer ha deciso di utilizzare Facebook come piattaforma per condividere il suo viaggio letterario nella dimensione politica e culturale. La sua pagina, chiamata “Al-Mihmaz“, pubblica articoli giornalieri che offrono uno sguardo intenso e coinvolgente sulla realtà tragica in cui si trovano la sua patria e il popolo siriano.

Zakaria Tamer è un autore ineguagliabile, la cui vita e opere sono intrise di impegno e passione per denunciare l’oppressione e le ingiustizie sociali. Con la sua prosa affilata e la capacità di catturare l’attenzione dei lettori, ha saputo trasformare la sofferenza in ispirazione e creare un’eredità letteraria senza tempo.

 

Tamer nell’editoria di lingua italiana

Poco o nulla delle opere di Zakaria Tamer è stato tradotto in lingua italiana. Il primo lavoro in ordine di tempo è La casa (Firenze, Biblioteca di Lavoro, 1975), ormai pressoché introvabile; ha poi fatto seguito il citato Racconti (Roma, Istituto per l’Oriente, 1979). Dopo una lunga assenza, l’autore siriano è tornato in Italia con L’appello di Noè (Lecce, Manni, 2002) e successivamente con L’ironia del porcospino (Aracne, 2010), Primavera nella cenere e altri racconti (Cicorivolta, 2012) e Il tuono (Cicorivolta, 2012). Tutte uscite passate ingiustamente sotto silenzio.

 

 

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