"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Per conoscere meglio la storia: “Sprungeinsatz Monterotondo”

 

di Alessandro Brunetti

 

Esiste ancora la censura in Italia. Perché ci sono argomenti così tabù che anche chi pensa di avere le spalle coperte si ritrova impallinato, magari dal fuoco amico.

 

Lo sa bene, tra gli altri, Claudio Pavone, che per Bollati Boringhieri nel 2006 pubblicò Una guerra civile, saggio storico sulla moralità della Resistenza, e ne uscì molto male a causa degli attacchi subiti da sinistra. E di certo Pavone non è di destra e men che meno lo è Bollati. Ma così va la vita: c’è sempre qualcuno che pensa di avere il diritto di veto su ciò che considera proprio, sacro e intoccabile.

Ora accade che uno storico indipendente, Guido Ronconi, trova negli archivi militari tedeschi di Friburgo il resoconto particolareggiato dei combattimenti del 9 e 10 settembre 1943 a Monterotondo (alle porte di Roma), tra i paracadutisti tedeschi e i militari italiani della divisione Piave. Confronta questi materiali con quelli presenti negli archivi italiani, dove oltre ai rapporti dell’Esercito trova anche quelli dei Carabinieri. E infine con quelli conservati dai francesi, che avevano incamerato anche parte del materiale tedesco, catturato durante la risalita verso il nord della penisola.

Il tutto si arricchisce anche di un ricco apparato fotografico, visto che i Fallschirmjäger avevano al seguito tre fotografi di guerra.

Il risultato di tante ricerche corregge in modo pesante la leggenda orale, fiorita dopo la guerra da parte dei vincitori, che raccontava di una massiccia adesione dei civili ai fatti bellici, e di centinaia di caduti tra le file tedesche.

Tutto ciò diventa un libro, che Ronconi pubblica in Germania nel 2022 ma che nel 2021 aveva proposto, in italiano, al Comune di Monterotondo. Il libro viene accettato e stampato in 600 copie. Ma fino a pochi giorni fa non è mai stato messo in vendita. Qualcosa nel contenuto rischiava di modificare anni di versioni di parte, mai sostenute da un apparato documentale.

Oggi finalmente il libro, dopo anni e pur se acquistabile per ora solo in loco, è a disposizione di quanti vogliono comprarlo e leggerlo, diventando così uno di quegli elementi oggettivi su cui gli storici possono confrontarsi, facendo i conti con gli archivi. Stiamo parlando di: “Sprungeinsatz Monterotondo”, di Guido Ronconi.

La Storia e la storia, quella dei fatti della nostra nazione e quella del libro, si intrecciano creando un romanzo degno dei migliori regimi, e regalando ai bibliofili il brivido di un libro che forse non sarà un cult, ma di sicuro ha dalla sua una bella vicenda da raccontare.

P.S.
Pare che il volume sia acquistabile presso la Biblioteca Paolo Angelani, sita in P.zza Don Minzoni snc, a Monterotondo.

 

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