"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Andromedar SR1, con testo a cura di Martin Ripkens; Hans Stempel; illustrazioni di Heinz Edelmann (Venezia, Emme, [1970?]

 

Libro per bambini stampato in traduzione italiana (originale stampato a Colonia da Middelhauve nel 1970) di un certo interesse; poco frequente e ben illustrato da Heinz Edelmann.

 

Nel buio di una tetra cantina situata nella città di Geloburgo, prende forma un progetto ambizioso: il missile Andromeda. Quest’artefatto è opera del malvagio genio Oktobus, il quale ha il folle desiderio di raggiungere le stelle. Sospese al soffitto, delle imponenti lampadine illuminano il laboratorio mentre milioni e milioni di pezzi vengono assemblati con precisione.

Immaginiamo per un attimo che la nostra Terra sia rappresentata da una sfera verde circondata da nuvole. In realtà, noi abitiamo su una stella tra tante altre stelle, che costellano l’infinito universo. Ma l’avventura non si ferma qui: attorno alla Terra orbita fedelmente la Luna, il primo e più vicino satellite naturale raggiunto dall’umanità. Oltre la Luna, lontano nel cosmo, c’è un altro pianeta di cui siamo affascinati: Marte.

Il missile Andromeda, che Oktobus si sta facendo costruire, ha l’obiettivo di trasportare i primi esseri umani proprio su Marte. Questo pianeta rosso, con le sue caratteristiche uniche e misteriose, ha sempre incuriosito gli esseri umani. Oktobus spera di realizzare il suo desiderio di conquistarlo, aprendo nuove possibilità di esplorazione e colonizzazione nello spazio.

Questo progetto, tuttavia, solleva molte questioni etiche e tecniche. La sfida di portare dei viaggiatori umani su un pianeta così distante richiede un’enorme preparazione e risorse. L’impresa richiede una pianificazione accurata, tecnologie all’avanguardia e la considerazione delle implicazioni ambientali e degli impatti sul futuro del nostro pianeta.

Nonostante le intenzioni oscure di Oktobus, possiamo ammirare l’ambizione umana di esplorare nuovi mondi e scoprire l’ignoto. La missione su Marte rappresenterebbe una tappa significativa nel nostro viaggio verso una comprensione più approfondita dell’universo e delle nostre origini.

 

 

Heinz Edelmann: un visionario dell’arte grafica

Nel panorama artistico degli anni ’60 e ’70, un nome risplende per la sua creatività innovativa e la capacità di lasciare un’impronta indelebile nella grafica internazionale: Heinz Edelmann. Nato il 20 giugno 1934 ad Aussig, nella allora Cecoslovacchia, Edelmann è stato un illustre illustratore e grafico che ha segnato profondamente il volto della grafica giovanile in quegli anni.

Dopo aver studiato all’Accademia d’Arte di Düsseldorf sotto la guida di Otto Coester, Edelmann si è affermato come artista libero nel 1958. La sua collaborazione con Willy Fleckhaus ha plasmato in modo decisivo il noto magazine giovanile “twen” per oltre dieci anni, conferendogli un’immagine unica e accattivante. Inoltre, ha lasciato il segno come grafico per riviste di prestigio come Capital, Playboy, Pardon e FAZMagazin.

Tuttavia, la fama mondiale di Edelmann è arrivata grazie al film dei Beatles, “Yellow Submarine“, in cui ha lavorato come art director nel periodo 1967-1968. Il suo stile unico e psichedelico ha trasformato il mondo animato di Pepperland in una dimensione visiva coinvolgente ed emozionante. Oltre alla sua celebre collaborazione con i Beatles, Edelmann ha lasciato il suo segno anche nei titoli di apertura della serie televisiva tedesca “Der phantastische Film“.

Non limitandosi al mondo del cinema e della televisione, Edelmann ha anche realizzato una serie di copertine per il Klett-Cotta Verlag, tra cui una particolarmente famosa è quella per la prima edizione tedesca de “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien. Inoltre, ha dato vita a numerose illustrazioni per il libro per bambini di Kenneth Grahame, “Il vento tra i salici“.

Oltre alla sua carriera come artista, Edelmann ha condiviso la sua conoscenza e passione insegnando grafica applicata presso la Fachhochschule Düsseldorf dal 1972 al 1976. Successivamente, è stato docente di arte e design presso la Fachhochschule Köln fino al 1986, quando è stato nominato professore e responsabile di una classe di design grafico presso l’Accademia Statale di Belle Arti di Stoccarda. Questo ruolo importante ha occupato fino al suo pensionamento nel 1999.

Heinz Edelmann ci ha lasciati il 21 luglio 2009, all’età di 75 anni, in un ospedale di Stoccarda. La sua eredità artistica, tuttavia, vive ancora attraverso i suoi lavori iconici e influenti che hanno ispirato intere generazioni di artisti e grafici in tutto il mondo.

Heinz Edelmann può essere definito un visionario, un pioniere nel campo dell’arte grafica che ha spinto i limiti della creatività e ha trasformato l’immaginazione in forme visive straordinarie. La sua arte continua ad ispirare e ad affascinare anche oggi, lasciandoci un ricordo indelebile di un artista che ha cambiato il modo in cui guardiamo e percepiamo il mondo della grafica.

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

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