English Drop: l’inglese per i medici, di Angela Palffy Bennati; Alexander Cameron-Curry, (Torino, Edizioni Minerva Medica, 1973).
Edizione molto rara di un saggio indispensabile al giorno d’oggi ma anni-luce avanti nel “lontano” 1973. Il libro risulta posseduto da una sola biblioteca in Italia. La copertina era sconosciuta in rete prima della presente segnalazione.
L’importanza cruciale dell’inglese per i medici italiani
La competenza nell’inglese è diventata indispensabile in ogni ambito professionale, e nel settore medico essa riveste un’importanza particolare. La lingua inglese non è più solamente un requisito opzionale, ma è diventata una competenza essenziale per i medici italiani. La padronanza di questa lingua costituisce un valore inestimabile per la professione medica, aprendo nuove opportunità e garantendo una comunicazione efficace e senza impedimenti in un contesto sempre più globale.
Comunicazione e collaborazione internazionale
Nell’odierna realtà medica, l’inglese si è affermato come la lingua della comunicazione e della collaborazione internazionale. La capacità di comunicare in inglese consente ai medici italiani di entrare in contatto e collaborare con colleghi di tutto il mondo, partecipare a seminari e corsi di formazione internazionali, nonché di cogliere opportunità di carriera al di fuori dei confini nazionali.
Accesso alla conoscenza medica e scientifica
Inoltre, l’inglese è la lingua predominante nel campo medico-scientifico, dalle pubblicazioni alle riviste specializzate. La padronanza di questa lingua diventa dunque fondamentale per la comprensione e la trasmissione delle informazioni scientifiche più recenti. La familiarità con l’inglese consente ai medici italiani di mantenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi e sui progressi più recenti della scienza medica.
L’importanza del libro di Angela Palffy Bennati e Alexander Cameron-Curry
Che l’argomento sia cruciale per la sua importanza strategica lo dimostra il fatto che il libro è stato ristampato almeno 4 volte negli anni ’80-’90 dallo stesso editore (1986, 1988, 1989, 1990). Della prima edizione qui segnalata, però, quasi non rimangono tracce, eccettuata una copia depositata presso la Biblioteca di Medicina dell’Università degli Studi di Brescia.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)