Dove andiamo a ballare questa sera?: il libro cult del ministro Gianni De Michelis
Dove andiamo a ballare questa sera?: guida a 250 discoteche italiane, di Gianni De Michelis (Milano, A. Mondadori, 1988).
Sul finire degli anni ’80, Gianni De Michelis, noto esponente del Partito Socialista Italiano, dette alle stampe un libro che non mancò di suscitare stupore e curiosità: “Dove andiamo a ballare questa sera?” (Milano, A. Mondadori, 1988). Non è una guida comune, bensì un’affascinante incursione nelle discoteche italiane, condotta con un rigore insolito per un personaggio di tale levatura politica.
Una nicchia culturale
“Dove andiamo a ballare questa sera?” si distingue immediatamente in due aspetti principali. In primo luogo, attinge a un ambito poco esplorato della cultura: il mondo delle discoteche, analizzandole con la stessa attenzione di solito riservata a ristoranti e alberghi. In secondo luogo, il suo autore è un’improbabile figura per questo genere di opera. Mentre ci si aspetterebbe un libro del genere da un DJ o da noti personaggi della movida, De Michelis, un ministro nella cinquantina, si è avventurato in territori inaspettati.
Approfondimento e ricerca accurata
A sorpresa, ci rendiamo conto che De Michelis ha affrontato l’opera con serietà e impegno. Questa non è la solita pubblicazione “firmata” da un VIP, ma una ricerca accurata e personale. L’autore ha condotto ricerche, impostato un metodo di valutazione con voti e indici analitici, e soprattutto ha personalmente esplorato tutte le discoteche recensite.
Una cornice di valore storico e sociale
Inoltre, il libro contiene una prefazione di Gerry Scotti e interviste a protagonisti della movida degli anni ’80. Tali contributi aggiungono valore storico e sociale all’opera, regalando un ritratto dettagliato di un’epoca di fervente interesse giovanile, forse lontana da noi abitanti del primo ventennio del XXI secolo ma fondamentale per la comprensione della cultura italiana di quel tempo.
Riflessi attuali
In un mondo contemporaneo in cui ritroviamo piacere nel ricordare i locali chiusi e quelli ancora attivi, “Dove andiamo a ballare questa sera?” assume una nuova rilevanza. Grazie al suo approccio “rigoroso”, il libro di De Michelis si erge come una fonte significativa per lo studio della storia e dei costumi italiani, specialmente per quanto riguarda l’industria del divertimento notturno. Si tratta, sotto certi aspetti, di una vera e propria “capsula del tempo” che giunge fino a noi.
L’eredità di “Dove andiamo a ballare questa sera?”
Nonostante la sua unica edizione, diventata sempre più introvabile, il libro ha conservato un’aura di culto. La sua reperibilità si è ridotta drasticamente nel corso degli anni, con valutazioni anche molto sostenute, e che fluttuano in concomitanza di richiami al personaggio De Michelis che ciclicamente vengono dai social e dalla stampa odierna. Questo sottolinea il legame profondo e duraturo che “Dove andiamo a ballare questa sera?” ha instaurato con il pubblico formato da collezionisti, librai, rivenditori e fan degli anni ’80.
Gianni De Michelis ha tracciato una strada inaspettata e sorprendente. A distanza di molti anni il suo libro non solo ci trasporta in un’epoca felice, ma getta una luce inedita sulla cultura, la società e le inclinazioni di un uomo che, nonostante un ruolo politico di primo piano, ha saputo esprimersi in maniera sorprendente e intraprendente. In un’era in cui l’intrattenimento notturno cattura ancora l’immaginazione, il viaggio di De Michelis nelle discoteche italiane brilla come un’opera rara e affascinante, un tassello prezioso nel vasto mosaico della cultura contemporanea.
Il parere del cacciatore di libri
Recentemente (gennaio e febbraio 2024) due copie di “Dove andiamo a ballare questa sera?” sono transitate dal sito d’aste eBay, con valutazioni difformi (venduta a 250 euro la prima e 60 euro la seconda), a dimostrazione che affari se ne possono ancora fare, se si sa aspettare il momento giusto.
Disponibilità di eventuali copie del libro (sempre aggiornato)