Un libro (e un autore) perduto e ritrovato: peripezie di un cacciatore di libri
di Ivan Serra
Un caso esemplare, per il cacciatore di libri, quello del volume “Le atrocità di Mussolini”, da ottobre 2024 in libreria per le Edizioni Alegre di Roma. Si tratta infatti della riedizione del libro “L’olocausto rimosso” dello storico italoamericano Michael Palumbo, di cui si era già parlato su questo sito in precedenza.
Era proprio la copia presentata e fotografata nell’articolo quella che, dopo un fugace passaggio su un noto sito di aste on-line, era stata ritirata dalla vendita ma chi scrive è poi riuscito in ogni caso ad ottenere. Il mio intento è sempre stato, fin dall’inizio, quello di non voler relegare in un cassetto ma di provare a rendere in una qualche maniera disponibili i contenuti di questa opera censurata. Riporto dal risvolto di copertina della nuova edizione:
“Questo libro è stato già pubblicato nel 1992 (con il titolo L’Olocausto rimosso), ma nessuno ha mai potuto trovarlo in libreria. La casa editrice Rizzoli decise infatti, subito dopo averle stampate, di mandare al macero tutte le copie di questo testo, ritenuto evidentemente troppo scomodo. Il lavoro di ricerca di Michael Palumbo sulla storia dei crimini di guerra del fascismo era già presente nel documentario Fascist Legacy prodotto dalla Bbc nel 1989, anch’esso acquistato dalla Rai e mai mandato in onda nonostante L’Unità del 10 giugno 1990 lo definisse come l’opera che «ha posto fine per sempre alla leggenda degli “italiani brava gente”». Palumbo ha portato infatti alla luce la decisiva documentazione proveniente dagli archivi nazionali degli Stati Uniti a Washington DC e dalla Commissione delle Nazioni Unite per i Crimini di Guerra con cui, insieme a ulteriore materiale reperito in dieci lingue diverse, comprova le atrocità commesse in tutti i paesi in cui l’Italia entrò in guerra: dalla Libia all’Etiopia, dalla Grecia alla Jugoslavia. Crimini poi insabbiati dagli angloamericani per non disturbare gli equilibri del dopoguerra e mantenere a disposizione una classe dirigente utile alla crociata anticomunista della nuova Italia democratica.”
Essendo evidentemente già scaduti, semmai esistiti, i diritti editoriali Rizzoli e nell’eventualità di non riuscire a rintracciare l’autore o suoi eredi, c’era la possibilità di poter pubblicare il volume in rete sul sito diecifebbraio.info, con il quale già collaboravo. Qui ad esempio nella sezione “Documenti” sono presenti le scansioni complete di alcune rarità bibliografiche, da me recuperate, inerenti crimini commessi durante la Seconda Guerra Mondiale, come ad esempio i volumi presentati alla conferenza di pace di Parigi del 1946, il “Report on Italian crimes against Yugoslavia and its peoples” dallo stato jugoslavo e le “Note relative all’occupazione Italiana in Jugoslavia” dallo stato italiano. Una successiva e probabile ristampa anastatica del volume originale poteva poi ricordare un altro caso ben conosciuto dai cacciatori di libri, quello di “Su onda 31 Roma non risponde” di Franco Tabasso.
La non edizione del 1992
Trovato l’autore!
Dopo una ricerca di diverse settimane, che ha coinvolto anche il regista di Fascist Legacy, Ken Kirby, mi è stato invece possibile rintracciare l’autore, residente da più di due decenni a Taiwan. È stata un’ impresa tutt’altro che facile, si pensi che il Professore Ali Abdullatif Ahmida, della Università del New England, nel suo libro del 2020 “Genocide in Libya. Shar, a Hidden Colonial History” dava conto del suo fallimento nel rintracciare Palumbo nonostante gli sforzi dei suoi colleghi e del personale della sua biblioteca universitaria.
Ad ogni modo, rintracciato l’autore che era all’oscuro dell’effettiva stampa del libro nel 1992, è cominciata la ricerca di un editore per fare giungere finalmente “L’olocausto rimosso” nelle librerie. L’edizione 2024, oltre a un titolo differente e a una traduzione rivista rispetto alla precedente, comprende anche una nuova introduzione di Palumbo, una prefazione dello storico Eric Gobetti e una mia postfazione sulla “Breve storia di un libro censurato e ritrovato” che tratta nello specifico anche del caso Ravalli che aveva portato alla censura da parte dell’editore Rizzoli.
Il libro è quindi uscito come: Le atrocità di Mussolini, di Michael Palumbo (Roma, Edizioni Alegre, 2024).
In un recente scambio di mail, il cacciatore di libri M. S. dal quale ho acquistato la copia che ha permesso la pubblicazione della nuova edizione mi ha riferito dell’incredibile reperimento da parte sua, un paio d’anni fa, in un mercatino dell’antiquariato della sua città, di un altro esemplare dell’edizione Rizzoli de “L’olocausto rimosso”. Lui stesso mi ha riferito della possibilità di come questi volumi possano essere sopravvissuti al macero. Riporto qui le sue parole: “Immagino che le uniche copie che si possano essere salvate fossero quelle che la Rizzoli poteva aver mandato in giro tra giornalisti ed esperti per la promozione o magari anche tra le copie che venivano date ai promotori editoriali. Rimaste in qualche biblioteca privata con il passare degli anni e la morte dei possessori ritornano sul mercato magari nelle mani di svuota cantine e rigattieri vari”.
Insomma, oltre al valore intrinseco di un libro la cui stesura era cominciata nel 1979 e che vedono l’impegno e la tenacia dell’autore finalmente ripagati con l’odierna pubblicazione, si aprono scenari inaspettati per i cacciatori dell’edizione del 1992!
Disponibilità di eventuali altre copie (sempre aggiornato)
Su AMAZON (Le atrocità di Mussolini)