In uscita a giorni La Settima Fata, di Angelo Paratico (Verona, Gingko Edizioni, 2019). Questo libro è una storia d’amore e di morte ambientata nella Hong Kong del 2020.
Dice Angelo Paratico, l’autore ed editore:
La voce narrante è un vecchio giornalista di Hong Kong che scrive durante il ritorno definito della ex colonia britannica alla Cina, il 30 giugno 2047. Con la memoria torna indietro nel tempo, al gennaio 2020, quando fu spettatore e in parte partecipe di una vicenda che lo terrorizzò profondamente.
La prima edizione era uscita in inglese, nel 2017 a Hong Kong e in edizione limitata di 100 copie. Alcuni vecchi amici cinesi mi avevano chiesto di cancellare la presentazione, se volevo salvaguardare la mia personale incolumità. Una mia intervista alla Radio di Hong Kong e una cerimonia per la firma delle copie presso la catena di librerie Bookazine, furono entrambe cancellate, due giorni prima della data fissata.
Mi aprirono gli occhi, in particolare il mio vecchio medico personale, il Dottor. Terence Ho, facendomi capire che questo genere di libri non viene più tollerato a Hong Kong e in Cina, e certe notizie riguardanti la vita personale del Presidente Xi Jinping , che pure sono noti alla stampa occidentale, non possono essere discusse, in quanto considerate “Segreto di Stato”, neppure in un romanzo come questo, che pure offre una visione positiva di Xi Jinping, come uomo e statista.
Un amico italiano che ha letto questa edizione, che sarà in libreria fra una settimana, mi ha detto che gli ricorda il capolavoro di Frederick Forsyth “Il Giorno dello Sciacallo” e che anche questo libro, come lo fu quello, potrebbe essere trasformato in un film dato che, nella sua stringatezza, ricorda già un copione cinematografico.
Ebbene, lasciamo ai lettori il giudizio finale.
La questione era già stata dibattuta in Nuovi casi per il cacciatore di libri di Simone Berni:
[…] Ma, esaurito l’argomento Leonardo, Angelo Paratico si rivela uno dei personaggi che ogni cacciatore di libri dovrebbe braccare, meglio se con armi pesanti. Io ho trovato un suo libro che in realtà non è mai uscito, una vera e propria edizione fantasma. Di questo titolo fu organizzata una presentazione che si sarebbe dovuta tenere in grande stile presso una nota libreria di Hong Kong nel settembre 2017. Ma all’ultimo momento l’editore si tirò indietro, le copie stampate (solo cento) furono immediatamente macerate, la presentazione annullata senza una spiegazione. Sull’argomento calò il silenzio, il riserbo più assoluto. Io una copia l’ho trovata, non posso dirvi dove, anche perché il macero – a quanto pare – non è stato integrale. Diciamo che una ciliegia era caduta dal cesto, ed era un peccato lasciarla marcire per terra o lasciarla a qualche merlo di passaggio. Sto parlando di The Seventh Fairy (Hong Kong, Lascar Publishing, 2017). Ma che cosa era successo, nel frattempo? Sembra che un vecchio cinese, un amico di vecchia data, venuto a conoscenza dell’imminente uscita del libro (e di cosa avrebbe trattato) sarebbe andato di persona da Paratico a dirgli che lo sconsigliava vivamente nel farlo uscire nelle librerie, perché secondo lui le autorità della Repubblica Popolare Cinese avrebbero preso molto male la cosa. Hong Kong non è Cina, formalmente, ma non si può essere considerati in terra sicura, se le cose si mettevano male. E le cose si sarebbero messe male senz’altro, secondo il prezioso confidente.
The Seventh Fairy io l’ho letto. Si tratta di un thriller internazionale. Sono appena centodiciotto pagine, una sorta di racconto lungo. Bello, emozionante. Vi parlo del contenuto liberamente, tanto non potrete procurarvene una copia e quindi non c’è rischio di spoiler. La storia è ambientata nel futuro prossimo venturo (2019-2020), tra la mala cinese, e un mafioso che viene inviato ad Hong Kong dall’Italia proprio per uccidere un potente boss locale. Poi la scena si sposta nel 2047, pochi giorni prima del ritorno definitivo di Hong Kong alla Cina. Paratico ha inserito nel libro situazioni e nomi ben riconducibili ad eventi reali, con il tema centrale che è il tentativo di omicidio di un alto esponente del governo, in quanto un giovane mafioso siciliano, innamoratosi di una ragazza “proibita” riceve ordini di sparare a suo padre. Il libro, se fosse uscito, poteva essere considerato come istigazione all’omicidio di un esponente di governo. Accusa gravissima ovunque ma particolarmente in Cina.