V. M. 18 di Isabella Santacroce (Roma, Fazi Editore, 2007) è un libro relativamente recente, eppure da quest’estate 2019 è già oggetto di culto. Rarissimo, ma più che raro direi che si è fatto così desiderabile, in prima edizione, da stabilire vere e proprie valutazioni record. Al momento della pubblicazione del presente articolo ci sono due copie su eBay, una a 100 € (vedi) e al’altra a 300 € (vedi).
Fino a Gennaio 2019 le valutazioni di questo libro erano assai più moderate. Un po’ credo abbia influito la straordinaria edizione a tiratura limitata + cofanetto di V. M. 18 che Isabella Santacroce ha posto in vendita come Desdemona Undicesima Edizioni a Dicembre 2017. Una vera e propria “chicca bibliofila” perché il libro era contenuto in un cofanetto color nero e oro progettato dalla stessa autrice e proposto in 250 esemplari autografati. Tutte le copie sono state vendute in un amen. Questa uscita ha pertanto alzato l’attenzione sul titolo e di conseguenza la prima edizione Fazi del 2007 ha cominciato a lievitare.
V. M. 18 è il settimo romanzo della conturbante scrittrice di Riccione, e lei stessa afferma su questo libro:
V.M. 18 è un libro presto ritirato dal commercio, divenuto introvabile. Mi è costato minacce, anche di morte, insulti, censure, punizioni, genitori infuriati, richieste di ritirarlo, di bruciarlo, di querelarmi. Addirittura incolpata di due tentati suicidi! Non credo una donna abbia mai osato tanto. V.M.18, amato e odiato, su cui tanto si è scritto, tanto condannato. Sapevo che questo libro sarebbe stato per qualcuno specchio intollerabile. Non immaginavo però l’ira che avrebbe scatenato. Ricordo quando il critico Renato Barilli lo definì capolavoro, subito rimproverato da giornalisti e critici.
Se questi sono i prezzi (100-300 €) e le valutazioni della prima edizione Fazi del 2007, si può presumere che uno dei 250 esemplari firmati dall’autrice partoriti dalla Desdemona Undicesima Edizioni del 2017 possono aspirare a triplicare tale valutazione.