2423: tra 401 anni la guerra tra la Terra e Marte!
Il romanzo Abissi Ardenti (Pylayushchiye bezdny) di Nikolay Muhanov è stato pubblicato originariamente in russo nel 1924 ed è quindi una delle prime opere nella letteratura di fantascienza del periodo sovietico scritte nel genere che in seguito sarebbe stato chiamato “opera spaziale” (kosmicheskoy operoy). Il romanzo è ambientato nel XXV secolo (esattamente nel 2423, ossia tra 400 anni nel futuro da adesso).
Trama
Non essendo riusciti a dividere pacificamente la fascia degli asteroidi dotata di un ricco contenuto dell’elemento nebulio – ossia la base di tutta la tecnologia terrestre e marziana – la Terra e Marte stanno passando alle ostilità. Una campagna militare su larga scala viene condotta con l’aiuto di una notevole varietà di armi fantastiche: il loro potere e le sfolgoranti battaglie spaziali che ne seguono sono limitate solo dall’immaginazione dell’autore. La situazione è complicata dal fatto che Marte è governato da una società segreta di largomerogov, che si è prefissata l’obiettivo di portare l’egemonia culturale e politica dei marziani su tutti i pianeti abitati e ad ogni costo. Alle azioni delle battaglie tra squadroni spaziali si alterna l’amore non corrisposto del comandante della flotta terrestre per una bellissima marziana, il tutto condito da tradimenti e cospirazioni, nonché dalla presenza di uno scienziato pazzo, creatore di un’arma mostruosa in grado di rallentare il movimento dell’orbita di Marte.
In pieno rispetto dei canoni del genere, l’autore presta molta più attenzione alla dinamica e alla nitidezza della trama che all’autenticità psicologica dei personaggi e delle loro azioni.
Qualcosa sull’autore del romanzo
Nikolay Muhanov fu regista, giornalista, attore, poeta di fantascienza sovietico russo. Nato nel 1882 a Syzran, nella famiglia di un tipografo. Ha lavorato in gruppi teatrali itineranti (fino al 1934) e come capo di circoli artistici amatoriali in varie imprese di Leningrado. Ha scritto poesie, anche se la maggior parte di esse è rimasta inedita. L’unica raccolta delle sue poesie, Chimeras, fu pubblicata nel 1918. L’archivio della Biblioteca nazionale russa contiene anche le sue raccolte di poesie mai pubblicate. Nel 1924 pubblicò (prima sulla rivista Mir priklyucheniy, e poi in un’edizione separata) la sua opera più famosa – un romanzo fantasy sulla guerra tra le civiltà della Terra e di Marte, Abissi Ardenti, la prima “opera spaziale ” nella letteratura fantascientifica sovietica. Morì nel 1942.
L’edizione italiana
Gian Dàuli, pseudonimo di Giuseppe Ugo Virginio Quarto Nalato (1884 – 1945) porta per primo in Italia questo romanzo, pubblicandolo nella sua casa editrice Dauliana di Milano nel 1929. La traduzione dal russo è affidata a Marussia Grigorieva e Mario Visetti. Il libro è il numero due della celebre collana Ultra e porta in copertina il logo del cavallo alato Dauliano.
Nel 1954 il romanzo appare di nuovo in una mini antologia intitolata Superfantascienza (Milano, Edizioni Librarie Italiane), con altri due racconti, L’avanguardia di Andromeda di Jon J. Deegan e Quelli dell’altro spazio di L. R. Johannis (pseudonimo di Luigi Rapuzzi). Stavolta però il titolo Abissi Ardenti viene arbitrariamente cambiato in Il Signore dei Mondi. Nell’occasione si provvede a una nuova traduzione, affidata stavolta a Maria Luisa Cavarèno.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)
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