L’anima delle cose, di Vittorio Baccelli (Lucca, Edizioni “La rivolta degli straccioni”, 1980) [con Andrea Bocconi, stampato dalla Tipografica Pistoiese di Pistoia]
Vittorio Baccelli (Lucca, 1941 – 2011) è stato uno scrittore italiano di letteratura fantastica.
Scriveva lo stesso autore sul suo libro:
A Lucca Comics (allora si chiamava “Salone dei comics”), alla fine degli anni ’70 nel corso di un’intervista nella quale gli si chiedeva perché non pubblicasse mai autori italiani e perché le storie di fantascienza non erano mai ambientate in Italia, Carlo Fruttero che all’epoca assieme a Lucentini era curatore di Urania, per esprimere efficacemente il concetto che la fantascienza italiana mai avrebbe avuto la possibilità di competere con quella americana e, per proclamare una sorta d’incapacità congenita da parte degli scrittori italiani ad essere buoni autori di fantascienza, dichiarò pubblicamente che un disco volante avrebbe plausibilmente potuto atterrare a New York, a Londra, a Pechino, a Mosca, ma a Lucca mai!
Fu così che in risposta a quanto affermato da Fruttero scrissi il racconto “Il furto” ove un disco volante atterrava proprio a Lucca! Questo racconto fu subito pubblicato da Bruno Baccelli su “Re Kong” e su “La rivolta degli straccioni” che allora editavo. Successivamente vide la luce su “L’anima delle cose” (di Baccelli e Bocconi, Tipografica Pistoiese, Pistoia 1980) ed ebbe pure una traduzione in inglese apparsa non ricordo dove.
Disponibilità di ulteriori eventuali copie (sempre aggiornato)