Canti dei tempi di transizione, di Gianni Maria Guidi (Milano, Virgilio. 1972).
È scomparso Gianni Maria Guidi, proprio mentre sta cominciando il processo contro la sua Setta delle Bestie. Cercando, se mai esistesse, un libro sul caso, ci si imbatte in un’autentica rarità, un libro che porta la sua firma e risalente agli anni ’70. Si tratta del rarissimo Canti dei tempi di transizione, edito da Virgilio nel 1972. Solamente quattro biblioteche aderenti all’OPAC ne possiedono una copia, la copertina è praticamente sconosciuta.
Chi era l’autore
Gianni Maria Guidi, un farmacista milanese di 79 anni, è scomparso il 14 marzo 2023. Guidi era stato precedentemente accusato di guidare un’organizzazione simile a una setta nota come Setta delle besttie, anche se l’accusato ha negato con veemenza queste accuse. Il gruppo ha operato per tre decenni, dal 1990 al 2020. Il processo contro 26 individui associati alla Setta è iniziato a febbraio 2023 a Novara, e gli imputati sono accusati di violenza sessuale e abusi, alcuni dei quali presumibilmente su minori.
Guidi non è stato incluso tra gli imputati a causa della sua salute cagionevole e della conseguente incapacità di sostenere un processo. In precedenza era stato ritenuto non idoneo a sostenere un processo, ma gli esperti pensavano che sarebbe stato pronto in pochi mesi. Anche Sonia Martinovic, ex collaboratrice e presunta “nonna” della setta, non è stata inclusa nel processo a causa delle sue condizioni mediche.
Secondo i pubblici ministeri, la setta ha adescato individui, compresi bambini, attraverso due scuole di danza, un centro psicologico, un’erboristeria, un negozio di artigianato e una casa editrice. Il gruppo avrebbe svolto attività di indottrinamento in luoghi appartati mentre commetteva reati sessuali in diverse città, tra cui Milano e Rapallo.
L’indagine del gruppo è iniziata nel 2018 sulla base di una denuncia di una donna di nome Giulia, oggi 35enne, che è stata introdotta alla setta da un familiare quando aveva solo sette anni. Lei dovrebbe testimoniare durante la ripresa del processo il 24 marzo.
Guidi ha negato ogni addebito a suo carico, affermando di non aver creato un culto o una comunità. Ha spiegato che il suo soprannome, “il dottore”, era esclusivamente in riferimento alla sua laurea in farmacia. Nonostante il suo diniego, il processo contro gli altri associati continua, poiché i pubblici ministeri potrebbero ritenerli responsabili dei presunti reati commessi con il pretesto della loro organizzazione.
Disponibilità dei libri citati (sempre aggiornato)