Il libro in questione è uno di quelli che capitano una volta nella vita, massimo due. Certo, ce l’hanno quei tre-quattro giganti del collezionismo futurista, ma per il resto il libro rimane un sogno che difficilmente potrà tradursi in realtà. Per quanto riguarda le copie “pubbliche”, salvo aggiunte dell’ultim’ora, al momento il libro è posseduto solamente dalla Biblioteca comunale Teresiana di Mantova e dalla Biblioteca comunale “Guglielmo Marconi” di Roma.
Scusate la premessa poco consolante, ma eccoci al punto. Il libro di cui ho cominciato a parlare è: Materia solare, di Dora Felisari (Milano, Morreale, 1934). Siamo in pieno Futurismo, la copertina è affidata nientemeno che a Fortunato Depero, l’editore è ben noto per chi colleziona questo tipo di pubblicazioni.
In tempi recenti del libro se ne è occupato Guido Andrea Pautasso, nel suo Vampiro futurista: i futuristi e l’esoterismo (Milano, Vanilla Edizioni, 2018). Ho detto “in tempi recenti” ma, a ben vedere, il libro della Felisari non è stato mai citato in precedenza da altri autori, almeno non in maniera mirata e approfondita. Di sfuggita compare nell’Almanacco degli scrittori nostri di oggi e di domani di quell’anno. Altro brevissimo cenno nell’Alleanza nazionale del libro rassegna di cultura, sempre del 1934. – una copia di “Alleanza Nazionale” su eBay. Poi basta.
Qual è la trama del romanzo?
Nel suo saggio Pautasso ne ha ricavato un’immagine suggestiva, sicuramente non convenzionale, ardita ma non troppo, quella di “vampira fallita”. Il romanzo in questione è infatti la storia di Marisa, potenziale “vampira”, cioè perfida femme fatale che ghermisce la sua preda-uomo e lo invischia in un matrimonio che non è d’amore, ma solo d’interesse e di volontà di possesso. Il malcapitato, il dottore Paolo Arcari, uno scienziato che studia i poteri e le possibilità curative delle radiazioni, è così succube che lei neanche ritiene di doverglisi concedere pienamente. Il marito, di contro, farebbe di tutto per ingraziarsela, ma tant’è… la bella ha un amante, e stavolta ha la sfortuna di imbattersi in un redivivo conte Dracula bis, un essere malvagio, crudele, senza pietà, che vuole solo possederla e lo fa senza curarsi di lei.
Stanca di tutto questo, Marisa fugge e ritorna dal suo dottore, il quale nel frattempo è all’ospedale, con le mani amputate (colpa delle radiazioni). Lasciata da parte la sua parte vampiresca e ribelle, Marisa è pronta ad accudire il marito ritrovato, e di stare al suo fianco fino alla fine.
Sempre a proposito di Vampiri e futuristi…
Ecco una bellissima immagine del grande artista Mario Sironi – tratta da una rivista degli anni ’20 del XX secolo – con una didascalia entusiasmante: “I VERI RESPONSABILI DEL RIALZO DEI PREZZI – Falsi industriali e commercianti improvvisati (vampiri della produzione) fiutano la preda dell’altrui lavoro per avventare le loro basse speculazioni.” Un gioiello e un’immagine che non si era mai vista prima.