Strane manovre, c’è da preoccuparsi? Perché adesso?
13 Marzo 2020 – In piena tempesta – Coronavirus, quando tutti sono impegnati a scampare al Covid-19, per non incrementare le statistiche dei contagiati, ecco che la censura di Amazon ha fatto il “salto di specie”. Dopo aver eliminato i libri sulle fake news inerenti proprio il Coronavirus – e anche giustamente, secondo molti – oggi la multinazionale californiana se l’è presa con Il Mein Kampf di Adolf Hitler, classico testo scomodo, croce e delizia (più che altro “croce”) degli editori che lo stampano. Le copie de “La mia battaglia” stanno infatti sparendo a vista d’occhio dalle disponibilità Non vediamo come le due cose possano essere collegate, tuttavia il dato è certo. E al momento non ci sarebbero spiegazioni.
La Thule Italia Editrice se ne lamenta su Facebook alle h. 21:49 del 13 Marzo 2020 e qui di seguito possiamo vedere il loro post piuttosto sconsolato.
Restano sul portale i saggi sul libro in questione, le analisi critiche e storiche. Ma non il libro in carne e ossa. Sopravvivono a questo giro di vite le edizioni critiche di Vincenzo Pinto, che sono pubblicazioni indipendenti. Ed altre edizioni di tal guisa. Resta sul portale l’importante edizione cririca del 2016 – la prima uscita ufficialmente in Germania dopo la fine della seconda guerra, ossia: Mein Kampf – Eine kritische Edition (in tedesco), a cura di Christian Hartmann, Othmar Plöckinger, Roman Töppel e Thomas Vordermayer. Opera monumentale e di valore storico inestimabile. Il libro è una critica con testo a fronte. Cioè ogni frase di Hitler, ogni sua elucubrazione, viene prontamente ribattuta alla luce del miglior anti-nazismo e della ragione storica. Un’opera unica nel suo genere. Qui disponibile su eBay al miglior prezzo: 53 €
Il Mondadori Store al momento non sembra aver adottato una simile politica e continuano a comparirvi decine di edizioni differenti del Mein Kampf per svariati editori, piccoli e medio-grandi. Stesso discorso per IBS, anch’esso esente da cambiamenti dell’ultim’ora. Si tratta pertanto di una direttiva Amazon. Aspettiamo nelle prossime ore di leggere motivazioni e piani di attuazione.
La nuova procedura Amazon era nell’aria da metà Febbraio 2020, quando cominciarono a sparire dagli “scaffali” elettronici del colosso americano molti titoli filo-nazisti o presunti tali; e anche tutti quei libri apertamente razzisti o inneggianti associazioni tipo Ku Klux Klan e simili. La domanda che all’epoca tutti si fecero, e che oggi continuano farsi è: “Quando Amazon decide di togliere un titolo dalla sua libreria, è come se quel libro non fosse mai esistito?”