Deconstructing Osama, di Joan Fontcuberta (Barcelona, ActarD Inc, 2007) [testo in Arabo e Francese]
L’esemplare in asta su Catawiki [FIRMATO DALL’AUTORE]- l’asta chiude alle h. 20:34 circa del 17 dicembre 2020.
Nel novembre 2006 i fotogiornalisti di Al-Zur (l’agenzia di stampa con sede in Qatar), Mohammed ben Kalish Ezab e Omar ben Salaad, hanno realizzato uno degli scoop più sorprendenti negli annali del giornalismo investigativo.
Ben Kalish e Ben Salaad hanno seguito le tracce del dottor Fasqiyta-Ul Junat, un leader dell’ala militare di Al Qaeda. Inizia così l’ultimo progetto di fiction di Joan Fontcuberta. Una visione complessa e ironica di come il mondo occidentale vede il mondo arabo. Fotografia e inganno si incontrano in questa pubblicazione, che non può lasciare indifferenti.
In cosa consiste il capolavoro di Fontcuberta?
Questa è un’opera parodistica, nella quale l’autore si finge e si traveste da terrorista islamico, con tanto di barba finta e abbigliamento tipico arabo. In un secondo momento, manipolando foto e video dal canale Al Yazira, l’artista inserisce se stesso negli scatti, sovrapponendo il suo volto al corpo di Osama Bin Laden.
Come afferma l’artista: “Gioco con l’idea che tutti questi terroristi fossero in realtà attori assunti dai servizi di intelligence per rappresentare i cattivi. Questa è un’idea che ha attraversato la testa di molte persone. Sembra semplicemente impossibile che in quel mondo, in una grotta in qualche posto in Afghanistan, questi video domestici, con un’estetica così domestica, siano tutti reali. Diventa incredibile che alcune persone che avevano la capacità tecnologica per organizzare l’11 settembre, la raffinatezza e il denaro, non siano in grado di filmare un video come Dio ordina “.
“Il miglior libro di Fontcuberta” (Martin Parr)
Chi è l’autore
Joan Fontcuberta (nato a Barcellona nel 1955) è un fotografo e saggista spagnolo. È considerato un maestro nel manipolare la fotografia, attraverso la quale riesce a dare una percezione distorta eppure plausibile della realtà, allo scopo di instillare il dubbio sulla veridicità della rappresentazione e della comunicazione. Coltiva il sospetto che il confine fra realtà e illusione sia spesso così sottile da non poter essere percepito.
Disponibilità di ulteriori copie (sempre aggiornato)
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