Quando Simenon si firmava Georges Sim (e non solo…)
Simenon è un campo di ricerca e di indagine bibliofila pressoché sterminato. Questo non vuol essere che un assaggino, uno spicchio di bontà per dare un’idea – soltanto una pallida idea – dei tesori che questa ricerca racchiude. Consiglio il cacciatore di addentrarsi in questo universo con molta cautela. Abbagli, false attribuzioni, nomi di autori apparentemente inesistenti, possono complicare assai il suo cammino. Ci vuole studio e risolutezza, per non inciampare nel primo Brulls che ti capita. Sperando che capiti.
C’è un numero quasi sterminato di racconti del celebre scrittore belga di lingua francese Georges Simenon firmati da pseudonimi più o meno stravaganti. Uno dei più “normali” fu senza dubbio il semplicissimo e per nulla criptico Georges Sim. I collezionisti e gli intenditori lo sanno molto bene e rastrellano sistematicamente le copie esistenti dovunque, dai mercatini fino ai portali di settore, primo fra tutti eBay. Tra i tantissimi titoli, mi colpisce la copertina di Un monsieur libidineux, di Simenon (Georges Sim) (Paris, Éditions Prima, 1927). Questa è la prima edizione francese, dubito che sia stato mai tradotto in italiano.
In Italia, tra i più rari c’è La bella senza nome, di Cristiano Brulls (ma sempre Georges Simenon) (Firenze, Salani, 1933), anch’esso con una bellissima copertina a colori. Lo si ammira presso la Collezione Zontini a Cremona. Sfogliabile in 6 biblioteche appena, sparse per il territorio nazionale, poi basta. Anni fa una copia credo che fu battuta per oltre 200 euro proprio su eBay.
Ci sono però collezionisti che giurano che il titolo più difficile da trovare, sebbene assai più recente, è Marie la strabica, di Georges Simenon; traduzione di Elena Cantini (Milano, A. Mondadori, 1963). Niente pseudonimo, stavolta. Naturalmente stiamo parlando del libro originale (non della ristampa Adelphi del 2019) e soprattutto stiamo parlando del libro con sovraccoperta.