Il Beat “psicanalizzato”
A proposito di collezionismo, di cimeli anni ’60, ’70, di Beat generation e di libri introvabili, ogni tanto bisogna riflettere sul fatto che certi pezzi unici, o si ha la fortuna di averli già, oppure (anche se si mettono nel mirino e li si cerca per anni) difficilmente si riuscirà a metterci concretamente le mani.
Uno di questi, grazie alla segnalazione del collezionista R. G., è di certo Principio del piacere e principio di realtà del fenomeno beat di Franco Fornari (Milano?, Centro Studi Lombardo Comunità Europee, 1968?). Perfino la scheda del sistema bibliotecario non riesce a sciogliere l’imbarazzo del luogo e anno di stampa. Tra l’altro, il titolo è presente solo nelle Nazionali di Roma, Firenze e Milano.
Che c’entra la psicanalisi con il Beat?
Il fenomeno Beat in Italia rappresentò una forma di ribellione giovanile contro i valori tradizionali e le convenzioni sociali dell’epoca, e come tale, potrebbe essere analizzato in chiave psicanalitica. Il principio di piacere, che prioritizza il desiderio di soddisfazione immediata da parte dell’individuo, potrebbe essere interpretato come uno dei motivi alla base del successo del movimento beat. La musica beat offriva un’esperienza di piacere immediato ai giovani, attraverso l’energia e la vitalità delle performance dal vivo e le sonorità orecchiabili dei brani. Tuttavia, il principio di realtà, che necessita invece del controllo del desiderio e della razionalità, veniva altrettanto preso in considerazione dal movimento, che cercava di ribadire la propria identità attraverso l’impegno politico e sociale e la motivazione alla coesione di gruppo. In questo senso, si potrebbe interpretare la nascita e l’evoluzione del fenomeno beat come la ricerca di un equilibrio tra questi due principi, attraverso la liberazione dell’energia creativa dei giovani, ma anche la sua canalizzazione in un’esperienza di condivisione e di impegno sociale.
L’autore
Franco Fornari (1921-1985) è stato uno psicanalista piacentino di chiara fama, autore di innumerevoli saggi. Considerato uno studioso che ha cambiato la Psicanalisi in Italia, con idee nuove e coraggiose – andando oltre gli insegnamenti ricevuti dalla “vecchia guardia” psicanalitica (fu allievo di Cesare Musatti).
Lo scritto in questione può essere considerato assolutamente come qualcosa di minimale ed episodico ma la dice lunga sulla sua visione a 360° della Psicanalisi, e della sua tendenza a non lasciare aree o settori inesplorati.
Principio del piacere e principio di realtà del fenomeno beat è un opuscolo o poco più, contando 22 pagine appena, però immagino che sia ricercato con avidità dai cultori del Beat italiano, desiderosi di rarità e pezzi unici.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)