A pochi fortunati arrivò per posta: era il 1909
La prima edizione del Manifesto del Futurismo, costituita dagli undici punti programmatici (ma senza il prologo) come è noto fu pubblicata in lingua francese e in italiano nel gennaio del 1909 su un volantino con inchiostro blu, che fu inviato per lettera ad intellettuali e giornalisti italiani ed europei. A ruota seguì una ristampa – solo in italiano – però stampata in nero.
Il testo del Manifesto del Futurismo il 5 febbraio del 1909 uscì sulla Gazzetta dell’Emilia – pubblicazione in seguito replicata da vari periodici
Una interessante edizione, che comprende, quindi, gli 11 punti programmatici (sempre senza prologo), fece la sua apparizione sulla rivista La Tavola Rotonda (Napoli, 14 febbraio 1909) e subito dopo sul periodico rumeno Democratia (16-19 febbraio 1909).
Marco Lanzetta ci segnala proprio La Tavola Rotonda, evidenziando il testo del Manifesto e la sua collocazione. Tra i partecipanti attivi di questa rivista partenopea, che si occupava fondamentalmente di musica, c’era Francesco Cangiullo (1884-1977), artista poliedrico autore di importanti saggi, romanzi e che scrisse molto su Marinetti.
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(sempre aggiornato)
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[Si ringrazia Giacomo Coronelli per le importanti precisazioni]