"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

La cucina della famiglia fascista, di Zia Carolina (pseud.); a cura di Piero Meldini (Rimini-Firenze, Guaraldi editore, 1977)

 

La cucina della famiglia fascista” rappresenta un interessante documento storico che offre uno sguardo unico sulla cucina e le abitudini alimentari delle famiglie piccolo-borghesi cittadine durante il periodo anteguerra. Curato da Piero Meldini e attribuito all’autore Zia Carolina (pseudonimo), questo ricettario del 1936 rivela aspetti significativi della cultura culinaria dell’epoca fascista.

La cucina, come elemento culturale, viene analizzata come specchio della società dell’epoca con i suoi mutamenti economici, sociali e produttivi. Il libro in questione non si limita a presentare ricette, ma si propone di far rivivere le abitudini alimentari delle famiglie cittadine borghesi nel periodo fascista.

L’opera non è soltanto un ricettario, ma un documento che incarna la storia minore delle pratiche culinarie di quei tempi. Si mette in luce una cucina considerata “pratica” per le famiglie urbane, caratterizzata da semplicità e funzionalità, senza eccessi o esibizioni culinarie.

Le ricette mirano a fornire preparazioni senza troppe complicazioni, rivolgendosi a un pubblico che cerca convenienza e familiarità nelle proprie preparazioni alimentari.

Il libro si inserisce nel panorama della storiografia culinaria, offrendo uno spaccato significativo delle abitudini gastronomiche di un determinato periodo storico. Attraverso le ricette e le scelte culinarie proposte, emergono elementi che vanno oltre il solo ambito gastronomico, con riflessioni sulla società, sulle politiche alimentari e sullo stile di vita dell’epoca.0

 

 

Disponibilità di eventuali copie del libro (sempre aggiornato)

 

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