Slovo o polku Igorevě [“Detto della Campagna di Igor“] / a cura di Leone Pačini Savoj (Neapolʹ, R. Pironti & figli, 1946) [Napoli, R. Pironti & figli, 1946]. [in russo con note in italiano; introduzione in italiano]
Brossura editoriale; formato di 13,4 x 20,8 cm circa; 73 pagine; tiratura di mille esemplari.
Chi è l’autore?
Non si conosce l’autore originale di questo libro. Filologi e bibliofili non riescono a trovarne esattamente l’origine.
Leone Pacini Savoj (1907-1990), slavista e critico letterario fiorentino, che curò questo volume, fu professore all’Istituto Universitario Orientale di Napoli, antico e rilevantissimo centro di studi delle lingue e culture orientali.
Di cosa parla il libro?
Comunemente chiamato Canto della Schiera di Igor, o Poema della campagna di Igor, è una bylina (cioè un poema epico) anonimo della letteratura russo-ucraina, redatto però in antico slavo orientale, fatto risalire dagli studiosi alla fine del 1100. Il poema narra della tragica disfatta bellica di un contingente russo avvenuta nel 1185 ad opera dei Polovesiani o Cumani (in russo Polovcy), popolazione di origine turanica, stanziata a nord del Mar Nero. La cosa interessante è che ancora oggi non se ne conosce la paternità. E spesso ne è messa in dubbio perfino l’autenticità. Un giallo per filologi e bibliofili.
Pacini Savoj batte soprattutto sul punto – decisivo – che il manoscritto originale andò distrutto nell’incendio di Mosca del 1812 e nelle sole due copie esistenti, purtroppo, le pagine non erano state numerate, per cui da allora gli studiosi non furono mai certi della sequenza esatta e ricostruire l’intero poema fu arduo e arbitrario.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)