ROMA PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI (Fiera della piccola e media editoria) Viale Asia, 40 /44 – Lunedì 6 Dicembre 2021 (pomeriggio). Il terzo giorno della più importante manifestazione per i primi due gradi dell’editoria italiana, nella suggestiva Nuvola di Fuksas.
.
Madame Voland
Daniela Di Sora. Allo stand della Voland ecco finalmente un editore (anzi, un’editore) che è presente di persona. Daniela Di Sora è lì, a spiegare i suoi libri, a vedere con i suoi occhi l’impatto che essi hanno con il pubblico finale, in barba a indagini di mercato, proiezioni, exit poll e quant’altro. E mostra orgogliosa l’ultimo successo (anzi, non l’ultimo, ma solo quello più recente): Cronorifugio, di Georgi Gospodinov; traduzione di Giuseppe Dell’Agata – fresco vincitore del Premio Strega Europeo 2021.
I bambini
Il futuro del libro sono loro. E non solo del libro! Aperti i cancelli, scolaresche arrembanti hanno invaso gli spazi della ‘Nuvola’ e le loro grida hanno allietato tutta la giornata. E sono molti gli stand che hanno ‘apparecchiato’ aspettando il pubblico più giovane, cercando di indovinarne gusti, tendenze e desideri. Mai dimenticarsi che l’unica ricetta valida è la qualità. Se fai un libro che vale, scritto bene, con una bella copertina e presentato come si deve, non hai bisogno di seguire alcuna moda. ‘Non c’è spettacolo più bello di un bambino che legge, perché quando lo fa, tutto il suo mondo si ferma e lui è dentro il libro‘.
Dante in Graphic Novel
Il sogno realizzato. Trasferire la Divina Commedia in un Graphic Novel. Proprio quello che è stato fatto da Cristiano Zuccarini (Autore) ed Ernesto Carbonetti (Illustratore) per conto de IlViandante. I libri sono ovviamente tre, Inferno in Graphic Novel, Purgatorio in Graphic Novel e Paradiso e solamente i primi due già usciti e realmente disponibili.
Oggi in fiera il figurante travestito da Dante Alighieri ha fatto il pieno di selfie, forse secondo solo a Zerocalcare, la cui fila per l’autografo è probabilmente arrivata fuori comune.
L’anno del 700° anniversario dalla morte del Sommo poeta si avvia alla fine, scoppiettando come legno di ciliegio nel caminetto.
[Si ringrazia l’inviato Patrizio J. Macci]