Mussolini l’alleato: ricordi dell’addetto militare tedesco a Roma (1936-1943), di Enno von Rintelen (Roma, Corso, 1952)
Libro molto raro, anche se risulta posseduto da svariate biblioteche del Sistema Bibliotecario Nazionale, non pare abbia molto circolato nel mercato dell’usato negli ultimi anni. Molto interessante come documento storico poiché riporta l’opinione di una figura chiave nei rapporti tra Germania e Italia durante il secondo conflitto mondiale.
Enno von Rintelen (1891-1971) è una figura storica di importanza notevole nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, specialmente per il suo ruolo nei rapporti tra Germania e Italia durante un periodo critico. La sua carriera militare e diplomatica ha avuto un impatto significativo sulla strategia tedesca in Italia, specialmente nel momento in cui la situazione bellica stava cambiando drasticamente.
Rintelen si arruolò nell’esercito tedesco, dove acquisì esperienza e competenze che sarebbero state cruciali durante la guerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ricoprì il ruolo di addetto militare presso l’ambasciata tedesca a Roma. In questa posizione, Rintelen fu un intermediario chiave tra il governo tedesco e quello italiano, specialmente in un periodo in cui l’alleanza tra le due nazioni cominciando a mostrare segni di debolezza.
Uno dei suoi contributi più significativi fu durante la cosiddetta Operazione Achse, un piano strategico elaborato dall’Oberkommando der Wehrmacht (OKW) per affrontare una possibile defezione dell’Italia. Dopo la caduta di Tunisi nel maggio 1943, Rintelen comunicò al Comando Supremo italiano l’intenzione della Germania di inviare rinforzi per sostenere l’alleato italiano in vista di un attacco angloamericano imminente
Questa operazione evidenzia non solo la sfiducia della Germania nella sua alleanza con l’Italia, ma anche la crescente preoccupazione per il morale e la stabilità politica italiana.
Rintelen giocò un ruolo cruciale nel convincere i vertici tedeschi a prestare attenzione alla situazione in Italia. Le sue osservazioni sui sentimenti filobritannici tra la popolazione italiana e le tensioni interne al regime fascista furono fondamentali per la pianificazione delle operazioni militari tedesche nel Mediterraneo. La sua capacità di raccogliere informazioni e comunicare efficacemente con i leader italiani lo rende una figura chiave nelle dinamiche di potere dell’epoca.
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