La prima volta per un italiano!
Avevo già annunciato su queste stesse pagine l’uscita alla fine del 2019 del fondamentale studio di Oronzo Cilli sulla Biblioteca di J. R. R. Tolkien. Ebbene, è notizia dell’Aprile 2020 che il suo libro Tolkien’s Library: An annotated checklist (Edimburgo, Luna Press, 2019) è stato votato come miglior libro di saggistica (per il 2019) su J.R.R. Tolkien.
Il premio assegnato, il «Tolkien Society Awards 2020», è assai ambito ed è un riconoscimento annuale che l’autorevole società londinese conferisce al miglior saggio che riguardi il grande Tolkien.
Si tratta della prima volta che un simile riconoscimento viene assegnato a un italiano.
Di che cosa tratta il libro?
Il quesito fondamentale al quale cerca di rispondere Oronzo Cilli con questo suo capolavoro annunciato è:
quali libri possedeva e leggeva Tolkien?
Questo permetterà al lettore e allo studioso di avere uno spaccato della mente del grande scrittore unico e irripetibile. Analizzare qualcuno attraverso la sua biblioteca personale, infatti, è sempre un’esperienza eccezionale, che regala un punto di vista speciale e che può fornire preziose indicazioni, non ottenibili diversamente.
Dalla scheda editoriale:
Quali libri ha letto Tolkien? A quali argomenti era interessato? Quali libri trovarono un posto nella sua biblioteca e quali furono citati nei suoi scritti accademici e in molte lettere? Infine, dove sono conservati i libri della sua biblioteca personale? In Tolkien’s Library: An Annotated Checklist, lo studioso di Tolkien Oronzo Cilli si sforza di rispondere a queste e molte altre domande. Leggendo il suo lavoro, avrai la possibilità di entrare nello studio di Tolkien e consultare i suoi libri, sapere se un particolare libro è stato citato da Tolkien nei suoi scritti accademici o nella sua narrativa. Una guida unica ed esauriente, con informazioni su oltre duemila titoli, è stata concepita come uno strumento di ricerca personale, ma sarà presto disponibile sia per gli studiosi che per il pubblico in generale.
È un’opera che non ha lo scopo di “ricostruire” una biblioteca fisica che esisteva una volta, ma piuttosto di tracciare una collezione immaginaria, inclusi libri o periodici che Tolkien possedeva una volta (e può o meno aver letto). Insieme a questo, include lavori che non possedeva ma che è noto per aver letto o consultato e opere a cui si riferiva nei suoi scritti ma che potrebbe non aver posseduto o direttamente consultato. Vale la pena notare che, delle cose (libri ed altro) che Tolkien ha posseduto in vari momenti della sua vita, potrebbe non essersi conservato ogni cosa, e che molti libri furono probabilmente smarriti, come quando lasciò Merton, o si trasferì a Poole, e quando tornò a Oxford. Inoltre, c’erano altri libri nella famiglia Tolkien che non facevano parte, a rigore, della sua biblioteca personale, ma che poi sono appartenuti ai suoi figli..
Il nuovo libro di Oronzo Cilli è disponibile su Amazon. Copertina rigida – Copertina morbida