"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"
Paese senza Campanile, di Nino Ranieri (Genova, Emiliano Degli Orfini, 1935).

 

Emiliano Degli Orfini non è assolutamente da considerarsi un editore minore o provinciale, anzi; negli anni ’30 le sue collane di poesia e di narrativa erano dirette da Aldo Capasso, e hanno pubblicato autori importanti. Paese senza campanile è un libro molto raro.

 

Nino Ranieri fu elogiato da Cesare Zavattini: “Lei ha veramente talento ed il suo libro solide qualità narrative“. Paese senza Campanile risulta posseduto da sole quattro biblioteche aderenti all’SBN. Nino Ranieri, poeta e novelliere senz’altro da ritenersi ‘minore’, era di origini abruzzesi (Pescara, Teramo?), ed è vissuto almeno ottant’anni, forse sfiorando i novanta. Guido Cristini, nella prefazione del volume di poesie Cielo di Marzo dice che l’autore praticava l’avvocatura. È assodato l’inquadramento a destra dell’autore, che si riflette anche sulla produzione, basti pensare ad alcune sue poesie, come Astro Littorio, Fascismo, Ritratto del Duce ecc, fino alle riviste dove compariva la maggior parte delle recensioni, La Stirpe, Augustea, Popolo di Trieste.

 

 

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