Quando un mito non basta più, ce ne vuole un altro!
Charles Bukowski: a chi non si rassegna o per la perdita (morto nel 1994) o per i suoi libri cult, le cui edizioni cerca dappertutto, consiglio di guardare anche dalle parti di Hunter S. Thompson (1937-2005), che se non è Bukowski ci va vicino. Certo, Thompson non è un realista sporco, anzi per lui i critici hanno coniato la definizione di gonzo journalist. Ma provate a leggere quello che scrive e mi direte se non vi sentite almeno l’eco di Bukowski, che sicuramente deve averlo influenzato. Tra i due c’erano 17 anni di differenza, quasi una generazione, in fondo. E questo in genere è abbastanza per stabilire i ruoli tra maestro e discepolo.
In Italia Thompson arriva con Arcana Editrice
L’esordio in Italia di Hunter S. Thompson è lontano nel tempo, ed esattamente lo dobbiamo a Paranoia a Las Vegas: un trip selvaggio al cuore del Sogno Americano (Roma, Arcana Editrice, 1978), traduzione di Alberto Gini. Trattasi della traduzione di Fear and Loathing in Las Vegas (New York, Random House, 1971).
La Bompiani ristampa poi il libro quasi vent’anni più tardi col titolo di Paura e disgusto a Las Vegas: una selvaggia cavalcata nel cuore del sogno americano, di Hunter S. Thompson; con la nuova traduzione di Sandro Veronesi (Milano, Bompiani, 1996). Si noterà che il titolo è cambiato e il sottotitolo è leggermente variato rispetto all’edizione di Arcana del 1978. Credo che la popolarità di Thompson, almeno in Italia, la si debba a questo libro nella sua seconda edizione.
Va comunque detto che negli anni ’90 Thompson rimane l’incarnazione ideale della cultura underground. Lo prova infatti l’uscita di Hell’s Angels, per la Shake edizioni underground di Milano, nel 1998. All’epoca siamo ancora nella dimensione “fenomeno editoriale, ma per pochi”.
Nella galleria fotografica a seguire vediamo il punto della situazione delle edizioni italiane del suo primo libro:
Trovabilità del primo libro di Hunter S. Thompson
Qualche copia della prima edizione di Paranoia a Las Vegas (Arcana Editrice) si trova ancora su eBay e Comprovendolibri a cifre oscillanti fra 30 e 50 €, ed è prevedibile un lento (ma inesorabile) innalzamento della valutazione nei prossimi anni. La prima edizione Bompiani (1996) di Paura e disgusto a Las Vegas – come spesso succede – è diventata molto più rara e ricercata della precedente, e spunta valutazioni che sono circa il doppio.
Molto più comuni le successive edizioni della Bompiani.
La Bompiani ha fiutato il mito e si dà alla bibliofilia!
Che Thompson si stia ormai “cultizzando” lo ha capito benissimo la Bompiani, che infatti lo ha ristampato. Due esempi: La dodicesima edizione (2016) sempre di Paura e disgusto a Las Vegas e soprattutto l’uscita del Luglio 2018 della seconda edizione italiana di Screwjack, con la riproduzione della mitica copertina originale (cambia il colore, da rosso a rosa carico) del 1991. La prima edizione Baldini Castoldi del 2008 già da tempo non si trovava più.
Dalla scheda editoriale la stessa Bompiani:
“Nel 1991 Hunter Thompson pubblicò un’edizione a tiratura limitatissima (poco più di trecento copie) di Screwjack, un sottile volume con tre racconti svitati e originali. I volumi divennero velocemente oggetto di culto per collezionisti. Tre storie scorrette, folli ed esagerate che ci restituiscono il Gonzo nel pieno della sua follia creativa. Mesolito è la cronaca visionaria di un’attesa in un albergo di Los Angeles sotto l’effetto di droghe. Morte di un poeta racconta della visita alla casa-roulotte di un amico e della fine violenta di un rapporto fatto di improvvisi scatti. Screwjack regala i dettagli osceni della scappatella erotico sentimentale tra lo stesso Thompson e il suo fuoristrada nero.”
Ci siamo: il dado è tratto. Bompiani si appresta così a entrare nel campo del mito e a dare alle stampe un’edizione che un giorno potrebbe essere ricercatissima (anche se la tiratura sarà certamente maggiore). La prima edizione originale americana spunta valutazioni ben al di sopra dei 1000 Dollari.
Disponibilità dei libri (sempre aggiornato)