In uscita Poesia e Pazzia di Leopoldo Maria Panero (Valencia, El Doctor Sax, 2023)
Leopoldo Maria Panero e i mattoidi al potere!
di Carlo Ottone
Nella sua esasperazione tassonomica Cesare Lombroso (1835-1909) coniò il termine mattoide. Carlo Dossi (1849-1910), scrittore, esponente della Scapigliatura, ne diede una bella e significativa definizione:
“La intelligenza dell’uomo è infatti da paragonarsi – generalmente parlando – ad un appartamento composto di molte stanze, non da un unico camerone. Pare anzi che più aumenti il patrimonio delle idee, più si moltiplichino le diverse cellette destinate a accoglierle: nulla quindi di strano se la mobilia di qualche nostro locale si trovi tutta sossopra, pur mantenendosi il resto dell’appartamento in perfetto ordine”. (1)
Il mattoide è una persona “normale” (si fa per dire) salvo per quel locale in disordine dove si trova una ossessiva fantasia e creatività; il mattoide ci sta simpatico perché tutti abbiamo una stanzetta sottosopra, ma non tutti aprono le porte di quella stanzetta. In quella stanzetta Lepoldo Maria Panero (Madrid, 1948; Las Palmas de Gran Canaria, 2014) compose le sue poesie. Oggi a cura delle edizioni El Doctor Sax, Beat & Books (2) è presentata la figura di Panero, alcune sua poesie.
Panero “[…] con la poesia inizia nel corso dell’infanzia, ma è durante la degenza all’interno dei centri psichiatrici che elabora la sua visione del mondo. Militante antifranchista, figlio e fratello di poeti, passa da una vita turbata dalla depressione, dall’alco,l dalla droga, sopravvivendo anche a due tentativi di suicidio”.
Poesia e Pazzia, tradotto in italiano da Noemi Neri, raccoglie le opere composte dal poeta durante la reclusione all’interno del Manicomio di Mondragon, dove entra per la prima volta negli anni ’70, e dopo ripetuti ricoveri, decide volontariamente di vivere il resto della propria vita all’interno della struttura come ospite, con libertà di uscire, quindi un’altra stanzetta in cui scrive e mantiene vivo il suo interesse per la scrittura, non solo sua ma anche di altri “ospiti” della struttura che sono raccolti nel libro: testi, disegni e riflessioni, le bizzarrie, perché come scrive lui stesso: “[…] il riconoscimento della lettura è l’unico premio a cui una vera opera letteraria può aspirare” e queste opere lo sono; perché: “[…] per capire a volte è necessario andar fuori di testa, e viaggiare un attimo nella stratosfera […]”.
Queste poesie sono state scritte tra le mura, la costrizione, di un ospedale psichiatrico ma sono veramente “fuori” non solo di testa. Lepoldo Maria Panero è considerato tra i più significativi poeti contemporanei spagnoli, lui stesso figlio di poeti come i suoi fratelli, anche se “Mio fratello Lepoldo, anche dentro la famiglia, era un’isola” così lo ricorda il fratello Michi in Trattato della desolazione, una intervista pubblicata in appendice al libro; studia lettere e filosofia a Madrid, filologia francese a Barcellona. Alcuni suoi lavori sono stati tradotti in italiano: Senz’arma che dia carne all’imperium (S.E.F., 2010), Peter Pan non è che un nome (Il ponte di sale, 2011), Poesia dell’intimità (Medusa, 2013). Come scrive Wences Ventura, curatore di Poesia e Pazzia:
“[…] in quella scrittura qualcosa di immenso, audace, indecifrabile e bello mi prendeva e elevava”.
Carlo Dossi ci suggerisce la chiusura di questa segnalazione “Il genio cammina sempre sull’orlo dell’abisso della pazzia” (3).
1. Carlo Dossi. I mattoidi al primo concorso per monumento in Roma a Vittorio Emanuele II. 1884. Paolo Albani in I mattoidi Italiani. Quodlibet Compagnia Extra, 2012, ne raccoglie, in un'antologia suddivisa per “specialià”, le opere, le gesta. 2. Doctor Sax (1959) è una romanzo di Jack Kerouac, il romanzo della maturità. Non a caso il sottotitolo delle edizioni Doctor Sax è Beat & Books. 3. Carlo Dossi. Note azzurre. Adelphi, 1964.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)