Randy, di Robin de Puy (Veume, Hannibal Publishing, 2018).
Nel 2015, la fotografa ritrattista olandese Robin de Puy (nata nel 1986) stava viaggiando attraverso gli Stati Uniti in motocicletta per il suo libro If This is True ... Il suo viaggio di 8000 miglia su strada era quasi giunto al termine mentre guidava la sua moto dalle parti di Ely, Nevada, il 7 luglio 2015. Fu quella la notte dove scoprì Randy. Un magrissimo adolescente. Le passò accanto – veloce – ma in una frazione di secondo lei lo vide che non era come gli altri ragazzi. Doveva parlarci, capire chi fosse. Così fece.
A proposito di quel primo incontro scrisse:
“Randy, un ragazzo dall’aria fragile, viso sorprendente, orecchie grandi; un cucciolo, un golden retriever in attesa che la palla venga lanciata, (troppo) ingenuo. ‘Posso fotografarti?’ Gli ho subito chiesto. La domanda è stata accolta con un’alzata di spalle e uno sguardo ansioso e curioso, uno sguardo che sembrava dire così tanto e così poco, poi ha detto di tutto cuore: “sì”.
De Puy fece così quello scatto, lasciando la città pochi giorni dopo, per non farvi più ritorno, almeno così credeva in quel momento. Tornata a casa ad Amsterdam, Randy le veniva in mente di continuo: era impossibile aver incontrato un ragazzo così e lasciarlo dopo quell’unico scatto.
Andò quindi di nuovo a trovarlo alla fine del 2016, poi di nuovo a febbraio 2017, e ancora a maggio 2017. Lo capovolge, lo scruta nell’intimità, coi fratelli, con gli amici, in auto, nel fienile, sul tetto di una casa, mentre corre per i campi o con lo sguardo assorto. Lui la lascia fare. Robin dirà: “Mai prima d’ora ho incontrato qualcuno che mi dà così tanta corda, che si fa guardare e osservare come lui“.
Che cosa rappresenta Randy?
Randy è la personificazione dell’America rurale, della giovinezza acerba e selvaggia del deserto americano. La sua cruda adolescenza, ritratta senza le solite contaminazioni, senza i cliché dei nostri tempi, le stucchevoli convenzioni della buona società, risalta nel contesto del suo splendido territorio. Il “tipo” Randy è fatto di una bellezza sua e di nessun altro. La negazione assoluta di Instagram, di Tik Tok, di ogni omologazione propria di un’età. Randy è solo Randy. E Robin lo sa.
Questo catalogo non è raro, chissà se lo sarà mai. È solo un bellissimo libro che ferma il tempo e lo spazio. Potrebbe essere stato realizzato negli anni ’40, ’60, oppure ’80 e non si noterebbe la differenza. La fotografia vera è questa. Niente di più, ammesso che sia poco.
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