"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Per la pace nel Vietnam: veglia: Firenze, Piazzale degli Uffizi, 13-14 maggio 1967 (Senza dati editoriali, [Firenze?] 1967).

 

Rarissimo documento pacifista che si unì alle numerose manifestazioni mondiali contro la pace nel Vietnam nella primavera del 1967. Ne esiste una sola copia pubblica, conservata presso la Biblioteca di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma.

 

 

 

 

Gli Uffizi di Firenze: da sempre simbolo di pace

Nel 1967, quando la guerra in Vietnam stava scuotendo il mondo, gli Uffizi di Firenze si erano trasformati in un luogo simbolico di protesta. Quei giorni, una folla si era radunata sotto le antiche logge, al riparo delle ombre notturne, vegliando per la pace, manifestando contro l’intervento militare. La visita dell’allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, a l’Italia ha ancora di più rinfocolato quella volontà di protesta.

Sembra quasi che la storia abbia voluto ripetersi nel giugno 2004. Nel mezzo della rabbia e del disorientamento generato dall’intervento in Iraq, Firenze, una volta di più, si fece testimone del grido della pace. Il comitato “fermiamo la guerra” organizzò una veglia di pace in concomitanza dell’arrivo di un altro presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, il 4 giugno.

Così come nel 1967, nella notte tra il primo e il due giugno, il Loggiato degli Uffizi risuonò delle voci di coloro che pregavano per la pace, volendo fortemente simboleggiare e ricordare quella storica veglia. Quasi un richiamo alla memoria, una connessione tra passato e presente che grida allo stesso modo: fermiamo la guerra.

Le voci del 1967 si fusero così con quelle del 2004, entrambe delle testimonianze potenti dell’incessante bisogno di pace dell’umanità, di una protesta che rimane la stessa, nonostante il trascorrere dei decenni. Da Nixon a Bush, da Vietnam a Iraq, la veglia per la pace sotto le logge degli Uffizi resta un gesto di resistenza storica contro le guerre.

 

 

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