Virginia Woolf. Ogni tanto c’è un risveglio bibliofilo sulla grande scrittrice. Ed ecco che parte una caccia a qualche sua prima edizione, anche in lingua italiana. E su eBay, su Amazon e altrove ci sono immancabilmente titoli che “gonfiano il petto” in attesa di essere notati e portati a casa in questo giorno dove il nome della Woolf rimbalza da un social all’altro.
Un libricino raro – probabilmente già rarissimo – uscito non moltissimo tempo fa, e sto parlando di Falce di luna (Torino, Einaudi, 2002) è l’atteso epistolario della scrittrice, con traduzione di Silvia Gariglio, del periodo 1932-35; contiene anche un saggio di Nadia Fusini. Libro passato abbastanza in silenzio, se non addirittura ignorato.
Nel 2018 un eserto venditore di Padova mi fece notare che una copia passata tra le sue mani, alla richiesta di 35 €, fu stata venduta in un amen. Tra l’altro, il libro è già così raro che su internet si trovano pochissime immagini della copertina. E la valutazione, negli ultimi anni, è decisamente aumentata.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)