Libro relativamente recente ma poco trovabile
Esauritissimo, molto ricercato e davvero per intenditori. Stiamo parlando di L’angelo tacque, di Heinrich Böll (Torino, Einaudi, 1996). La prima edizione italiana è del 1996, seguita dall’edizione CDE – Club degli Editori 1997 e ancora Einaudi 1998. Il libro ha una postfazione di Werner Bellmann.
L’angelo tacque (Der Engel schwieg) è un’opera postuma di Heinrich Böll (1917-1985), scrittore tedesco tra i massimi della letteratura del suo paese, vincitore del Nobel nel 1972. Nel 1974 è apparsa l’ opera più famosa di Böll, ossia L’onore perduto di Katharina Blum, ovvero Come può nascere e dove può condurre la violenza, uscito per Einaudi nel 1975 in Italia; che è un contributo al dibattito sulla violenza degli anni ’70 ed è particolarmente critica nei confronti della stampa.
La storia è stata tradotta in oltre trenta lingue e filmata da Volker Schlöndorff. All’epoca, il libro fu anche pesantemente criticato dai circoli conservatori e, in completa contraddizione con il suo messaggio centrale, fu spesso presentato come “giustificazione per la violenza terroristica”.
Dalla scheda editoriale di L’angelo tacque:
“Nelle settimane che in Germania seguono la fine della guerra, Hans Schnitzler torna al suo paese, e lo trova segnato da una rovina che è anche e soprattutto morale. I sopravvissuti sembrano murati in un sentimento di egoismo e di indifferenza. Il reduce troverà un barlume di solidarietà e di affetto soltanto in una donna che ha perso il figlio da pochi giorni, e sopravvive vendendo al mercato nero il poco che le è rimasto. Su questa “Germania anno zero” veglia un angelo che sembra non avere più parole, e tace sulla freddezza e sulla brutalità che sono scesi sul mondo. Scritto negli anni ’40, sulla base di una evidente esperienza autobiografica (il giovane Böll tornava dal fronte russo), questo romanzo è stato pubblicato in tedesco nel 1992, dopo la morte dell’autore.”
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)